Microsoft ha depositato, presso la Corte Suprema di Washington, una denuncia contro la società Funmobile con sede ad Hong Kong, la sua filiale statunitense Mobilefundster e alcune altre persone, accusate di aver utilizzato Windows Live Messenger per la diffusione di messaggi contenenti link a siti Web dedicati al phishing e alla sottrazione di dati sensibili.
Spim, neologismo derivante dalla fusione di IM e spam. Questa l’accusa che porterà di nuovo il colosso di Redmond in tribunale, sul banco dell’accusa.
Tale attività, secondo Microsoft, oltre a mettere a rischio la privacy dei 330 milioni di utenti iscritti al suo servizio, ne inficia il corretto utilizzo e provoca danni economici in conseguenza al traffico generato dai messaggi incriminati.
Per questo, con tale azione legale, l’intenzione è quella di porre fine a pratiche di questo tipo e lanciare un chiaro messaggio intimidatorio nei confronti di coloro intenzionati a fare altrettanto.
Non è la prima volta che da Redmond vengono chiamati in causa giudici e avvocati per perseguire società e individui rei di aver utilizzato in modo non consentito i propri prodotti.
Nel febbraio scorso, la società offrì addirittura una ricompensa di 250.000 dollari a coloro che avrebbero fornito un valido contributo nella cattura dell’autore di Conficker, uno dei worm più efficaci della recente storia informatica.