Microsoft ha annunciato l’intenzione di aprire il codice dei propri software ai governi di tutto il mondo. Si tratta di una mossa inedita, vista la politica di assoluta segretezza che circonda le sorgenti dei software di Redmond, tramite la quale Microsoft spera di migliorare la propria posizione nel campo delle forniture governative.
«Abbiamo tutto l’interesse commerciale a fare in modo che le persone si sentano pienamente a proprio agio con i nostri software», ha dichiarato il vice presidente di Microsoft, Craig Mundie, specificando che, grazie al codice aperto, i governi potranno migliorare la sicurezza dei programmi utilizzati per la pubblica amministrazione o per la sicurezza nazionale.
Si tratta, con tutta evidenza, di una risposta alla minaccia commerciale rappresentata da Linux e dagli altri sistemi open source i quali, oltre ad essere molto più economici di quelli proprietari, sembrano fornire anche maggiori garanzie per quanto riguarda la flessibilità e la sicurezza.