Gli ultimi dati trimestrali hanno confermato gli ottimi risultati della divisione Entertainment & Devices che, grazie a Xbox 360 e Kinect, ha permesso a Microsoft di incrementare i profitti del 30% rispetto al trimestre precedente. La nota dolente però è rappresentata dalla divisione Online Services, che include Bing, con una perdita di 2,6 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale. Secondo il New York Times, la soluzione è solo una: vendere Bing al miglior offerente.
Il motore di ricerca detiene una quota di mercato pari al 27% negli Stati Uniti, occupando il secondo posto dietro Google che però è molto lontano. Allo stato attuale, Bing rappresenta per l’azienda di Redmond solo un costo, nonostante gli sforzi continui per migliorare il servizio. Robert Cyran e Martin Hutchinson consigliano quindi di cedere Bing ad un’altra azienda, ad un prezzo ipotetico di 11 miliardi di dollari.
Ma quali potrebbero essere i potenziali acquirenti? La lista dei nomi è costituita da tre aziende: Google, Apple e Facebook. Il gigante di Mountain View è sicuramente da escludere perché nascerebbe un monopolio mondiale della ricerca che verrebbe quasi certamente bloccato dalle autorità antitrust. Apple invece potrebbe avere la possibilità di incrementare le sue ambizioni online, come dimostra il recente interesse per Hulu.
Ma è Facebook il candidato ideale. Già ora collabora con Microsoft e dunque potrebbe facilmente integrare Bing all’interno del social network o incrementare il traffico sul motore di ricerca attraverso una migliore indicizzazione dei contenuti pubblicati sul sito in blu. Con i soldi della vendita, Microsoft potrebbe fare semplicemente cassa oppure riacquistare le proprie azioni. In entrambi i casi, l’azienda renderebbe felici i suoi azionisti, sopratutto quelli che hanno chiesto in passato le dimissioni di Steve Ballmer.