Microsoft e Acer alle Olimpiadi di Londra 2012

Oltre 30.000 dispositivi Acer con Windows 7 sono a disposizione degli atleti che partecipano alle Olimpiadi di Londra 2012.
Microsoft e Acer alle Olimpiadi di Londra 2012
Oltre 30.000 dispositivi Acer con Windows 7 sono a disposizione degli atleti che partecipano alle Olimpiadi di Londra 2012.

Acer è uno dei partner delle Olimpiadi di Londra 2012 e, insieme a Microsoft, ha realizzato diversi Acer Internet Lounges in cui gli atleti possono trovare e utilizzare PC, notebook e tablet per rimanere in contatto con amici e familiari in tutto il mondo. In varie zone della città sono stati posizionati oltre 30.000 dispositivi hardware gestiti da 350 dipendenti Acer e, ovviamente, basati sui sistemi operativi Windows.

Con un post pubblicato sul blog di Windows, Microsoft ha elencato alcuni dati. A Londra, Stratford, Weymouth e Engham sono presenti 30.350 dispositivi: 13.500 desktop, 2.900 notebook, 950 server e sistemi di storage, 13.000 monitor e molti tablet. Gli atleti possono collegarsi ad Internet mediante gli ultrabook Acer Aspire S3, gli all-in-one Z3 con display touchscreen e i tablet Iconia A510. Gli ultrabook e gli all-in-one sono basati su Windows 7, mentre i tablet sono Android.

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Sui 950 server e i sistemi di storage viene eseguito l’intero sistema informativo dei Giochi Olimpici: punteggi delle varie competizioni, richieste di informazioni, supporto per la trasmissione delle immagini e altro. È quindi molto importante garantire l’affidabilità e la continuità del servizio che deve funzionare sempre, senza nessuna interruzione.

Acer è uno dei principali sponsor delle Olimpiadi di Londra. Il motto dell’azienda “Explore Beyond Limits” esprime proprio il significato della manifestazione sportiva. La collaborazione con Microsoft, almeno per il momento, sembra continuare senza problemi. Il rapporto tra le due aziende potrebbe però incrinarsi dopo il lancio sul mercato dei tablet Surface. Acer, infatti, non ha gradito molto l’ingresso del colosso di Redmond in questo settore e ha già intimato al partner di “pensarci due volte” prima di diventare un produttore hardware a tutti gli effetti.

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