In occasione della recente campagna elettorale Barack Obama è stato pubblicamente sostenuto da Google, ma ad elezione avvenuta si è saputo come anche da Redmond siano fluiti capitali importanti verso le casse dei Democratici (il 70% dei contributi contro il 30% per i Repubblicani). Quando viene il momento della distribuzione delle cariche, pertanto, le parti si trovano assieme nel team che lo stesso Obama sta organizzando per legiferare in modo opportuno relativamente ai temi della scienza e della tecnica.
Le nomine di Barack Obama sono relative al Science and Technology Advisory Council (PCAST), il team che dovrà consigliare la Presidenza su tematiche specifiche e scottanti quali quelle dei nuovi media. L’intento a monte è quello di mettere assieme diverse anime, diversi approcci e differenti interessi così che le decisioni partorite non possano essere frutto di posizioni precostituite. La compresenza di Microsoft e Google è in tal senso la migliore delle garanzie, ed a farsi portavoce delle rispettive posizioni saranno rispettivamente Craig Mundie per l’azienda di Redmond ed Eric Schmidt per il gruppo di Mountain View.
Il team ufficializzato sul sito della Casa Bianca è composto da 20 personalità di spicco provenienti soprattutto dal mondo delle università e della ricerca, con Schmidt e Mundie a rappresentare invece il mondo dell’impresa ai suoi vertici. Tre nomi a presiedere il gruppo: John Holdren, della White House Office of Science and Technology Policy; Eric Lander, ai vertici del Human Genome Project; Harold Varmus, a capo del National Institutes of Health. La salute, il DNA e le tecnologie applicate alla medicina sembrano essere in qualche modo al centro delle attenzioni, ed anche in questo senso Microsoft e Google hanno un ruolo di primo piano in seguito alle rispettive iniziative volte ad imporre il proprio sistema organizzativo dietro la gestione delle informazioni sulla salute della cittadinanza americana. Google ha inoltre dalla propria parte l’esperimento 23andMe, azienda terza legata a doppio filo direttamente a Sergey Brin.