Microsoft ha annunciato la sottoscrizione di un accordo con Nikon che permetterà all’azienda giapponese di utilizzare i suoi brevetti per le tecnologie integrate all’interno delle fotocamere Android. Come accaduto in passato, Microsoft non ha comunicato i termini dell’accordo, ma è certo che Nikon verserà una somma di denaro per ogni prodotto venduto. L’azienda guidata da Steve Ballmer ha sempre sostenuto che Android non è in realtà gratuito, in quanto sfrutta tecnologie coperte da brevetto, per le quali deve essere pagata una royalty.
Da quando Microsoft ha lanciato il programma IP licensing (dicembre 2003), sono stati firmati oltre 1.100 accordi di licenza che consentono ai produttori l’uso delle proprietà intellettuali all’interno di una vasta tipologia di dispositivi. Solo per quanto riguarda Android, oltre il 75% delle aziende ha già regolarizzato la propria posizione, segno che le accuse di Microsoft contro Google non sono prive di fondamento. L’elenco è lungo e include nomi noti (Samsung, HTC, Acer, LG, Amazon, Barnes & Noble, TomTom) e nomi meno noti (Pegatron, Compal, Quanta, General Dynamics Itronix, Velocity, Wistron), quasi tutti ODM (Original Design Manufacturer).
Microsoft ha promesso che il 1 aprile pubblicherà l’elenco dei brevetti posseduti, tra i quali figureranno sicuramente anche quelli sulle tecnologie integrate in Android. Il sistema operativo Google è ormai su dispositivi di ogni genere, non solo smartphone e tablet. Nikon, ad esempio, dovrà pagare le royalty per ogni fotocamera Coolpix S800c venduta e per tutti modelli che annuncerà in futuro. L’unica azienda che non ha ceduto alle pressioni di Microsoft è Motorola Mobility, sussidiaria di Google, con la quale sono in corso procedimenti legali negli Stati Uniti e in Germania.