L’accordo tra Microsoft e Nokia, annunciato all’inizio di febbraio, è stato visto come un’opportunità per entrambe le aziende di conquistare una notevole fetta di mercato nel settore degli smartphone. In realtà le cose non sono così rosee come appare.
Pur trattandosi di due colossi dell’informatica e della tecnologia, sia Microsoft, con la sua piattaforma Windows Phone, che Nokia, non hanno ancora ottenuto i risultati sperati sul mercato mobile. Per questo l’accordo tra le due aziende è di vitale importanza per le strategie future.
Windows Phone, rilasciato alla fine del 2010, rappresenta la scommessa di Redmond sul mercato degli smartphone, un settore letteralmente dominato da Google Android e Apple iPhone. Mentre Google ha ottenuto il suo successo puntando su un sistema operativo aperto, Apple ha prodotto un dispositivo sfruttando la qualità del suo hardware e del suo software.
Ma Microsoft non ha mai avuto grandi risultati con la piattaforma Windows Mobile, e allo stesso tempo non è mai stato un produttore di cellulari. Per questo si è reso necessario un aggiornamento della piattaforma software, che da Windows Mobile è diventata Windows Phone 7, mentre per l’hardware l’azienda ha dovuto cercare la collaborazione dei grandi produttori.
A questo punto entra in gioco Nokia, che negli ultimi anni ha subito la concorrenza dei sistemi operativi emergenti. La scelta di puntare su Symbian, inoltre, ha aggiunto ulteriori difficoltà. Per questo le strategie immediate e future di Microsoft e Nokia sono di vitale importanza per rimanere al passo degli avversari.
Nei piani di Microsoft c’è la convivenza con Apple e Android, con i Windows Phone al centro di vari servizi, mentre Nokia deve sperare di riconquistare quel fascino che le ha concesso di diventare uno dei produttori di cellulari più importanti del mondo. La sfida è iniziata. Nei prossimi mesi arriveranno sul mercato i primi Nokia Windows Phone, con i quali l’azienda finlandese spera di ripetere i successi del passato.