«Le nostre aziende continueranno a competere tra loro, tuttavia questo accordo getta nuove basi per una cooperazione in grado di portare benefici ai clienti di entrambe le società». Con queste parole il CEO Microsoft Steve Ballmer sigla una pace storica con la rivale di sempre SUN.
L’accordo è di quelli che lasciano il segno, e ciò non solo in considerazione di un appianamento delle controversie del passato, ma anche e soprattutto nella prospettiva dei rapporti futuri tra le parti. La stretta di mano consta tecnicamente in:
- Collaborazione tecnica
Le due aziende si impegnano ad uno scambio di informazioni atto a creare una sinergia tale da migliorare i rispettivi prodotti, a dar luogo ad una reciproca interoperabilità ed a permettere un interscambio operativo soprattutto nell’ambito delle identificazioni, delle autenticazioni e delle autorizzazioni. - Microsoft Communications Protocol Program
Viene siglato l’accordo per la licenza “Windows desktop operating system communications protocols” - Supporto Microsoft per Java
Con questo accordo viene dipanato il maggior punto di diatriba tra le due aziende, ponendo fine ad una annosa litigiosità relativa allo sfruttamento delle peculiarità Java - Certificazione Windows per Server Sun
Viene annunciata la certificazione Windows per i server Sun Xeon - Futura collaborazione per Java e .NET
Il punto costituisce una delle più importanti strade di sviluppo in ottca futura: l’interoperabilità e l’intersviluppo delle due rispettive piattaforme può creare un polo di importanza strategica nel futuro della programmazione e della tecnologia di supporto. - Brevetti e proprietà intellettuale
Le due aziende stabiliscono di porre a tacere passate presenti e future controversie in materia - Accordo legale
Analogamente al punto precedente, le due aziende chiudono definitivamente le dispute legali in corso spianando definitivamente la strada alla collaborazione in progetto
Microsoft chiude così le proprie pendenze con Sun patteggiando una cifra di 1.6 miliardi di dollari (700 per pendenze in ambito antitrust, 900 in ambito brevetti). Grazie a questo accordo Sun ridona ossigeno ad un bilancio che fotografa una condizione congiunturale difficile. Nel contempo Microsoft anela ad una diminuzione delle richieste giunte dall’Unione Europea: siglando un accordo in tutto e per tutto rispondente alle imposizioni provenienti dal vecchio continente (soprattutto in merito ad una auspicata interoperabilità tra piattaforme), l’azienda di Redmond punta infatti ad una sentenza di appello che frutti uno sconto soppesato sulla “buona condotta” dimostrata.