Una interessante indagine condotta da ZDNet apre importanti spiragli interpretativi nella vicenda che ha visto Microsoft accordarsi con l’UE per la vicenda relativa alla questione antitrust. La sentenza si è infatti chiusa con un accordo che prevede la commercializzazione del sistema operativo Windows XP N (privo di Windows Media Player), ma ora si apre una importante prospettiva: potrebbero essere molto pochi i gruppi interessati alla commercializzazione del prodotto.
ZDNet UK ha interpellato nella fattispecie quattro tra i maggiori gruppi eventualmente interessati a distribuire il sistema operativo preinstallandolo nei propri desktop/laptop. Dell, Hewlett-Packard, Lenovo e Fujitsu Siemens: nessuno dei quattro sarebbe al momento interessato a mettere in distribuzione il prodotto. Il motivo è semplice e di natura puramente commerciale: l’utente medio non gradisce una versione “monca” di Windows XP e la clientela preferisce invece avere un sistema preinstallato già dotato di media player presente e funzionante. Mentre 3 gruppi su 4 negano ogni possibilità in merito, Fujitsu Siemens apre all’eventualità di installare il prodotto solo su richiesta. Possibilità, dunque, quantomeno remota perchè l’utente non ne trarrebbe vantaggio alcuno: nessuna delle parti in causa ha al momento ipotizzato la possibilità di una differenza di prezzo tra XP e XP N, dunque perchè l’utente dovrebbe desiderare di meno a parità di costo?
Bisogna ricordare come la denuncia che ha portato Microsoft alla condanna sia partita da RealNetworks, gruppo distributore del media player Real One. Gli accordi tra Microsoft e l’UE hanno evidenziato una stretta di mano basata su interoperabilità con il mondo open source e sulla distribuzione di “XP edition N”. Nel momento in cui il mercato non ha interesse a richiedere il prodotto (ed i distributori, dunque, a distribuirlo), ogni sforzo dell’UE viene vanificato. Da parte sua Microsoft nega a ZDNet ogni responsabilità sulla questione, palesando semplicemente il proprio impegno a mettere a disposizione in piena trasparenza Windows XP edition N: talune scelte operate dal mercato sono libere e non dipendenti, a questo punto, dal coerente comportamento del gruppo.
Va tuttavia evidenziato come l’accordo tra il gruppo di Gates e la Commissione Europea sia ancora in fase di prova, ed una eventuale risposta fallace sul mercato potrebbe far cadere ogni precedente avvicinamento tra le parti (ottenuto dopo mesi di serrata trattativa). Sulla base della semplicistica inchiesta portata avanti da ZDNet, insomma, la risposta dell’UE potrebbe non essere poi così scontata.