Con una mossa a sorpresa, Microsoft pone fine al sistema utilizzato finora per controllare la “genuinità” della propria copia della suite Office. Nessun annuncio ufficiale da Redmond ha però pubblicizzato la decisione, resa nota da ZDNet grazie ad una segnalazione anonima seguita da un’approfondita ricerca all’interno delle pagine del sito web di Microsoft.
Se finora era necessario effettuare il controllo tramite il Genuine Advantage Program per effettuare il download di contenuti aggiuntivi dal sito Office.com, adesso è possibile scaricare liberamente qualsiasi file ivi presente senza alcuna necessità di passare prima per i “tornelli” Microsoft. Ciò non toglie, però, che sia necessario attivare la propria copia di office tramite il tradizionale codice seriale di 25 caratteri fornito all’atto dell’acquisto.
Nessuna spiegazione è giunta dal colosso statunitense, la cui decisione potrebbe essere l’incipit di una nuova strategia che potrebbe prender piede dalle prossime settimane nella lotta alla pirateria informatica, tramite la realizzazione di un nuovo sistema in grado di verificare l’autenticità delle installazioni della suite per l’ufficio più famosa al mondo sui computer degli utenti.
La sezione dedicata alla documentazione di Office è stata inoltre fortemente rivisitata: molte delle pagine contenenti informazioni in merito al programma realizzato da Redmond diverso tempo or sono sono state modificate, lasciando solo qualche link ad ulteriori pagine che mostrano i vantaggi dell’utilizzo del Genuine Program. Cliccando sui pulsanti che permettono di effettuare il controllo si viene reindirizzati verso la home page del sito Microsoft. La cache del motore di ricerca Bing permette ancora di accedere alle precedenti versioni della Knowledge Base di Office, potendo dunque constatare immediatamente le modifiche apportate dagli addetti Microsoft.
La procedura di convalida dei prodotti risulta ancora funzionante nella sua parte relativa al sistema operativo Windows, mentre a quanto pare la società fondata da Bill Gates ha deciso di rimuovere i controlli anche da Internet Explorer, con il controllo ActiveX per il browser di Redmond non più funzionante.