Microsoft ha deciso di semplificare ulteriormente i nomi finora utilizzati per la propria linea di prodotti e servizi per il cloud. Una semplificazione, però, che per molti versi aggiunge ulteriore caos alla ridda di brand creati e bruciati negli ultimi anni dal gruppo di Redmond e che solo negli ultimi giorni aveva già annunciato il cambio in corsa dell’universo Windows Live.
Poche ore dopo l’annuncio di Azure Media Services, l’azienda ha infatti inviato una email ai suoi clienti per comunicare l’eliminazione del marchio Azure da tutti i servizi cloud del gruppo.
Microsoft non ha pubblicato al momento alcun comunicato stampa in proposito, né un qualsivoglia post su uno dei suoi blog per spiegare in dettaglio questa novità, per cui sembra molto probabile che i nuovi nomi siano riferiti solo al portale utilizzato dai clienti per la fatturazione dei servizi. Come si può vedere nella tabella seguente, sono stati eliminati i termini Windows Azure e AppFabric, mentre SQL Azure e SQL Azure Reporting Service sono stati rinominati, rispettivamente, in SQL Database e SQL Reporting.
La modifica ai nomi entrerà in vigore nelle prossime settimane e non riguarderà i prezzi di Windows Azure. Con l’email inviata ai clienti, Microsoft ha annunciato anche aggiornamenti minori per la policy sulla privacy, con i quali l’azienda conferma gli impegni presi in precedenza in tema di riservatezza delle informazioni personali, aggiungendo ulteriori dettagli. Dopo Windows Live, scompare dunque anche il brand Azure, che negli ultimi due anni ha identificato la piattaforma di cloud computing dell’azienda di Redmond.