Il titolo Microsoft (MSFT) è uno dei peggiori sulla piazza di Wall Street a partire dall’inizio dell’anno: il gruppo è in fase calante da tempo, non è lontano dai minimi degli ultimi anni e continua a promettere ai propri investitori risultati di lungo periodo che contrastano con le esigenze di breve termine di chi investe nel gruppo. Steve Ballmer sarebbe stato ora richiamato all’ordine da parte di alcuni grossi investitori al fine di avere chiarimenti circa le intenzioni del gruppo.
Secondo alcune indiscrezioni che hanno trovato spazio su Bloomberg, la richiesta esplicita sarebbe stata quella di usare parte dei 60 miliardi di cash a disposizione di Microsoft nel riacquisto delle proprie azioni con duplice effetto: da una parte vi sarebbe una rivalutazione del pacchetto azionario e dall’altra il gesto configurerebbe una assunzione di responsabilità in grado di dare maggior sicurezza al mercato. L’operazione è già stata abbozzata in passato e Ballmer ne fu protagonista. Correva l’anno 2004, i progetti di Microsoft si chiamavano Longhorn.
Bloomberg è esplicito: «gli analisti temono che Ballmer voglia fare un Google con Microsoft». Ballmer chiedeva pazienza, ma evidentemente gli investitori non sono troppo propensi a concederla.