Microsoft e Facebook hanno raggiunto un importante accordo che porta a Mark Zuckerberg l’accesso ad un cospicuo numero di brevetti strategici ed a Microsoft un cospicuo gruzzoletto quantificato in 550 milioni di dollari. I brevetti in ballo sono quelli che Microsoft ha anzitempo acquistato da AOL, dando così maggiore significato all’operazione conclusa nelle settimane scorse dal CEO Steve Ballmer per poco più di 1 miliardo di dollari.
L’accordo è in formula promiscua: in parte prevede la cessione di brevetti ex-AOL da Microsoft a Facebook, mentre in parte prevede la semplice cessione di licenze d’accesso alla parte rimanente del portfolio. Inizia tutto con l’accordo con cui Microsoft ha fatto propri oltre 900 brevetti AOL con l’accesso in licenza a 300 brevetti ulteriori. 650 brevetti andranno ora a confluire sotto la proprietà Facebook, ed il social network potrà altresì accedere alla parte restante del gruppo pur lasciandone la proprietà in mano all’azienda di Redmond. Così facendo Microsoft conserva evidentemente per sé la parte strategica del paniere acquisito (275 unità circa), mentre cede a Facebook la parte che più interessa a Marck Zuckerberg per esigenze legali.
L’operazione è estremamente significativa poiché Facebook si garantisce un importante numero di brevetti che il gruppo potrà ora utilizzare nella sfida legale contro Yahoo: il team di Sunnyvale ha infatti contestato la violazione di vari brevetti al social network, mettendo così Zuckerberg con le spalle al muro tanto da costringere il gruppo a segnalare tale questione legale come un pericolo pendente in vista dell’approdo al Nasdaq. Ora Facebook ha però dalla propria un’arma nuova (in aggiunta a 750 brevetti già precedentemente rilevati dal portfolio IBM) e potrà difendersi, vedendo così ridotta la portata dell’attacco proveniente dalla controparte.
Sia Yahoo che Facebook sono da tempo partner particolarmente vicini a Microsoft e fin dall’inizio è stato fissato a Redmond l’ago della bilancia in una questione tanto delicata. Ed ora Microsoft sembra aver mosso le proprie pedine: Yahoo ha acquistato brevetti, ha rafforzato la propria posizione e Microsoft ne ha ricavato un importante esborso. Ora Facebook e Yahoo potranno tornare a discutere delle proprie pendenze, ma partendo da nuovi presupposti.