La Linux Foundation ha pubblicato il rapporto annuale sullo stato di salute del progetto e riporta che Microsoft fa parte della top20 delle compagnie che hanno contribuito allo sviluppo del kernel di Linux.
Una notizia che va decisamente in controtendenza rispetto alle dichiarazioni di Steve Ballmer, l’amministratore delegato di Microsoft, che aveva descritto Linux come “un cancro che aggredisce il senso della proprietà intellettuale d’ogni cosa che tocca”. Di tempo ne è passato e molte cose, evidentemente, sono cambiate.
Per i contributi apportati al kernel nella versione 2.3.36, Microsoft si colloca alla diciassettesima posizione con una percentuale dell’1% sul totale del lavoro compiuto. Le aziende che hanno dato il maggiore supporto sono Red Hat, Intel e Novell. Texas Instruments è invece stata nominata come azienda con la più rapida crescita di contributi, riflettendo un aumento di interesse per Linux da parte dei sistemi mobili.
Amanda McPherson, vicepresidente del marketing e dei servizi di sviluppo di Linux Foundation, ha fatto sapere tramite un comunicato stampa:
Linux è la piattaforma per il futuro del computing. Oggi più che mai, molti sviluppatori e aziende stanno contribuendo al progresso del sistema operativo, soprattutto nei settori delle comunicazioni mobili, embedded e cloud computing. La crescente partecipazione rappresenta la capacità di Linux ad adattarsi rapidamente alle nuove opportunità di mercato, ridurre i costi, e fornire un solido sostegno a lungo termine.
Rispetto a quello che si pensa, la relazione ha dimostrato che la stragrande maggioranza del lavoro di sviluppo del kernel di Linux è svolto da persone pagate dai loro datori di lavoro. La Linux Foundation stima che il 75% dello sviluppo è infatti eseguito da personale dipendente, anche se molti volontari sconosciuti ci lavorano nel tempo libero.
Nel complesso, il numero di programmatori che lavorano su Linux non è mai stato così alto come in questo ultimo anno: la versione 3.2 ha avuto 1.316 sviluppatori, rispetto ai 389 della versione 2.6.11, con più di 266 aziende coinvolte.