Con l’arrivo di Windows 10, Microsoft enfatizzò la piattaforma UWP (Universal Windows Platform) che sulla carta doveva servire agli sviluppatori per realizzare applicazione performanti in grado di poter funzionare con facilità non solo sui PC ma anche su Windows 10 Mobile e su altre piattaforme. Applicazioni anche più sicure visto che possono essere scaricate solo dal Microsoft Store e dotate pure di funzionalità avanzate come il supporto al touch. Eppure, le classiche applicazioni Win32 sono ancora più vive che mai.
Da molti mesi diversi sviluppatori hanno iniziato a chiedersi quale sarebbe stato il futuro della piattaforma UWP alla luce dell’attuale situazione. Proprio per questo, ZDNET ha intervistato Kevin Gallo, Corporate Vice President Microsoft, che ha rivelato che la casa di Redmond non avrebbe dovuto prendere questa strada e cioè creare questa differenziazione tra app UWP e Win32. Tuttavia, la piattaforma UWP non sarebbe morta. Gallo spiga anche che nell’ultimo anno Microsoft ha lavorato per cercare di annullare i problemi dipesi dalla creazione di queste diverse categorie di app. L’obiettivo finale è quello di offrire elementi della piattaforma UWP alle app Win32.
A quel punto non si parlerà più di app UWP o Win32 ma solamente di “Windows app“. Baricentro di questo progetto la piattaforma “XAML Islands” che ha lo scopo di aiutare gli sviluppatori di Windows a utilizzare elementi delle app UWP nelle loro applicazioni Win32.
In breve, il nuovo obiettivo di Microsoft è provare a rendere disponibili tutte le funzionalità all’interno di ogni framework di sviluppo per Windows. L’epoca in cui Microsoft cercava di spingere gli sviluppatori ad abbracciare la piattaforma UWP per distribuire le app all’interno del Microsoft Store sembra essere finita. La casa di Redmond aiuterà adesso agli sviluppatori a realizzare app certificate, lasciandoli liberi di scegliere il canale distributivo che meglio credono.