Microsoft gioca con le pareti della stanza

Un brevetto descrive un sistema di gioco che proietta le immagini sulle pareti di una stanza creando un ambiente virtuale a 360 gradi.
Microsoft gioca con le pareti della stanza
Un brevetto descrive un sistema di gioco che proietta le immagini sulle pareti di una stanza creando un ambiente virtuale a 360 gradi.

Microsoft vuole portare l’esperienza di gioco oltre i limiti dello schermo televisivo. Un brevetto, depositato a marzo 2011 e reso pubblico dall’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti (USPTO), descrive un rivoluzionario sistema di gioco in grado di proiettare immagini panoramiche intorno all’utente, creando un ambiente virtuale a 360 gradi. Il nome della tecnologia è Immersive Display Experience.

Il sistema di proiezione delle immagini non sostituirà lo schermo della TV, alla quale è collegata la console, ma aggiunge altri quattro display virtuali rappresentati dalle pareti della stanza. In pratica, il giocatore si troverà immerso direttamente nell’azione e potrà vedere i nemici che si avvicinano alle sue spalle.

Il dispositivo che genera le immagini a 360 gradi dovrebbe essere integrato nello stesso telaio della fotocamera che rileva la profondità della stanza. Potrebbe quindi trattarsi di una versione evoluta dell’attuale Kinect in grado di catturare immagini multiple, creare un’immagine panoramica e proiettarla in tutte le direzioni. Il sensore utilizzato può rilevare il layout e la topografia della stanza, e correggere le distorsioni cromatiche, in modo tale da mostrare correttamente le immagini indipendentemente dai colori della pareti e dagli oggetti presenti. Il sistema inoltre modifica automaticamente la prospettiva per seguire i movimenti del giocatore nella stanza.

Microsoft Immersive Display Experience

Sistema che proietta le immagini del gioco sulle pareti della stanza.

Le immagini proiettate dal sistema potrebbero avere una risoluzione inferiore di quelle mostrate sulla TV, senza alterare negativamente l’esperienza di gioco. Per ottenere un maggiore realismo, l’utente potrebbe indossare occhiali 3D per aggiungere un ulteriore livello di interattività.

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