Microsoft potrebbe avere un asso nella manica, conservato lì da 10 anni e tuttora valido. L’asso porta il nome di Nvidia, sul quale il gruppo di Redmond potrebbe avere un diritto di prelazione controfirmato in tempi non sospetti ed oggi insospettabilmente prezioso.
Il dettaglio viene a galla grazie a quanto rilevato da InformationWeek, ed è tutto in una piccola frase contenuta in un documento Nvidia. Poche parole, infatti, rivelano il fatto che ogni cambiamento nella proprietà del gruppo è fortemente vincolato «dai nostri accordi con Microsoft». E trattasi di accordi sanciti un decennio fa, quando Microsoft iniziava ad investire sulla Xbox e necessitava di un produttore fidato a cui affidare lo sviluppo della piattaforma.
Negli anni molte cose sono cambiate. È cambiata la Xbox, anzitutto, diventando un successo senza dovere ad Nvidia grossa parte del progetto; è cambiato il mercato, sempre più rivolto al mobile e sempre più favorevole ad Nvidia; è cambiata Microsoft, sempre più sotto pressione sui pilastri del proprio business. Ma una firma aveva garantito ad entrambe le parti una certezza: Microsoft, in qualunque momento, potrebbe avvalersi della vecchia prelazione e far propria una parte consistente della proprietà del gruppo partner.
L’accordo prevede per Microsoft la possibilità di far valere il proprio diritto di acquisizione nel caso in cui una qualsivoglia azienda terza tenti la scalata ad Nvidia. Per Microsoft è una sorta di assicurazione: nel momento in cui il gruppo va a scommettere su Windows 8 e prepara il proprio avvento nel mercato dei tablet (ove Nvidia sarà partner fondamentale), Microsoft ha in mano le carte che garantiscono che nessun gruppo terzo possa mettere il bastone tra le ruote ai progetti di Redmond. Anzi, se qualcuno ci provasse Microsoft avrebbe a disposizione l’arma per blindare ulteriormente le proprie garanzie rilevando la proprietà Nvidia e legando a sé un note strategico lato hardware.