Per monitorare il consumo energetico casalingo oggi c’è un sistema che può venire incontro alle esigenze dei risparmiatori, ovvero Microsoft Hohm, il dispositivo progettato e creato in collaborazione tra Microsoft e Blue Line Innovations. Si tratta di un sistema che prevede due elementi: il PowerCost Monitor e il WiFi Gateway. Questi dispositivi possono essere collegati alla rete elettrica per poi trasferire i dati sul consumo energetico al PC. Lo stesso sistema era stato annunciato nel mese di Giugno dell’anno passato ed a partire da oggi è disponibile per l’utenza statunitense.
Per Microsoft si tratta del primo accordo che permette di portare l’utenza casalinga a poter controllare i consumi elettrici tramite il computer, e con questa operazione l’azienda di Redmond apre un nuovo fronte di concorrenza con Google e il suo PowerMeter.
«Il Blue Line PowerCost Monitor e il WiFi Gateway sono disponibili presso Blue Line Innovations e attraverso i rivenditori selezionati. Il pacchetto completo è disponibile per 249 dollari (prezzo previsto al pubblico); i consumatori che avessero già il PowerCost Monitor possono acquistare il WiFi Gateway separatamente per 159 dollari».
Tramite il trasferimento delle informazioni al PC, le persone saranno in grado di leggere le stesse con qualunque dispositivo abilitato a connettersi su Internet, che sia il computer oppure uno smartphone. Il che si traduce nella possibilità, per l’utente, di conoscere più in profondità i dati del consumo elettrico per tutta la giornata, potendolo confrontare con i vari periodi dell’anno.
Sicuramente i maggiori benefici li avranno gli utenti casalinghi che potranno gestire i consumi tramite computer, evitando così l’installazione di contatori particolari. Secondo il CEO di Blue Line Innovations, Peter Porteous, è possibile ridurre del 5% il consumo di elettricità utilizzando i prodotti dell’azienda.
Ciò che ha spinto Microsoft a scegliere PowerCost Monitor come proprio partner è stata la semplicità di installazione, che non prevede particolari conoscenze o requisiti: i clienti devono solo montare un sensore ottico sulla propria unità e le informazioni vengono lette e spedite in modalità wireless al WiFi Gateway.
Il dubbio che può sorgere è: può, questo dispositivo, essere davvero utile o sarà solo un nuovo esempio di abandonware? Ovvero, il sistema di monitoraggio dei consumi può rappresentare qualcosa di innovativo ed interessante per il controllo dei consumi, ma il rischio, probabilmente, è che l’utente medio si annoi facilmente fino ad ignorarlo. Come suggerisce CrunchGear, sarebbe più utile realizzare dispositivi di risparmio energetico, piuttosto che di misurazione dei consumi. Si tratta, comunque, di un chiaro segno positivo di come le grandi aziende stiano cambiando le strategie di mercato, cercando di puntare sempre di più sulla sensibilità “green”, sulle energie pulite e sul controllo dei consumi.