Microsoft ha pubblicato il report semestrale sulla sicurezza informatica relativo al periodo compreso tra luglio e dicembre 2013. I dati raccolti confermano quanto sostenuto più volte dall’azienda di Redmond. Grazie alle tecnologie integrate nei nuovi software, i malintenzionati incontrano maggiori difficoltà a sfruttare le vulnerabilità. Proprio per cercare di eludere queste difese, i cybercriminali hanno iniziato ad utilizzare nuove tecniche che possono trarre in inganno gli utenti.
In base alla ricerca condotta dal team Trustworthy Computing’s Security Science, il numero di vulnerabilità gravi (quelle che permettono l’esecuzione di codice remoto) sfruttate per diffondere malware nei prodotti Microsoft sono diminuite del 70% tra il 2010 e il 2013. Ciò significa che i nuovi software offrono una migliore protezione. Ecco perché l’azienda suggerisce spesso di installare un browser più moderno, come Internet Explorer 11, o effettuare l’upgrade ad un sistema operativo più recenti, come Windows 7 o Windows 8.1, abbandonando il vecchio Windows XP.
I dati mostrano però un aumento dei cosiddetti “deceptive download“, una tecnica usata per nascondere malware in software che sembrano essere affidabili. Nella seconda metà del 2013, queste pratiche sono più che triplicate e, nel 95% dei 110 paesi analizzati, rappresentano il pericolo principale. Molto spesso i file infetti sono associati a contenuti legittimi, come software, giochi o musica. Il malware viene, ad esempio, nascosto in un software gratuito o in un add-on del browser. L’utente non si accorgerà dell’infezione, ma noterà (o dovrebbe notare) un rallentamento del computer.
La seconda tipologia di malware più diffusa è il ransomware. In questo caso, il cybercriminale prende in ostaggio il computer e chiede un riscatto all’utente, ma spesso il controllo del PC non ritorna al suo legittimo proprietario, che quindi perderà tutti i suoi file personali. Nel secondo semestre del 2013, il numero dei ransomware è aumento del 45%. I suggerimenti per evitare problemi sono sempre gli stessi: evitare di scaricare programmi da fonti non affidabili, installare un antivirus, aggiornare il sistema operativo, prestare attenzione agli allegati delle email e, ovviamente, effettuare un backup dei dati.