Microsoft ha pubblicato sul proprio blog ufficiale un rapporto speciale dedicato ai vantaggi generati dalle azioni di contrasto volte a limitare le azioni della famosa botnet Rustock, la più grande fonte di spam di tutto il mondo, in grado di inviare ogni giorno circa 30 miliardi messaggi di spam.
Il colosso di Redmond ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale in tutta la faccenda, grazie anche alla collaborazione di Pfizer, della agenzia di sicurezza dei provider di rete FireEye, degli esperti di sicurezza informatica dell’Università di Washington, della divisione informatica dell’Agenzia Nazionale Olandese di Polizia e della CN-CERT: le indagini hanno portato alla chiusura di Rustock il 16 marzo 2011, una mossa che, spiega Microsoft, ha migliorato complessivamente la sicurezza dell’intera rete internet.
Dal rapporto di 26 pagine stilato dall’azienda, si apprende infatti che le infezioni sono diminuite di oltre il 56% da quando la botnet Rustock è stata fermata, e anche in Italia si ammira un miglioramento generale riscontrabile in una riduzione delle infezioni del 40,28% dallo scorso marzo ad oggi.
In alcuni Paesi c’è addirittura stata una riduzione globale del 71%, mentre complessivamente le infezioni sono passate da 1.600.000 milioni al 16 marzo, a circa 900.000 al 4 maggio. Microsoft ha ovviamente espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti, affermando che continuerà a lavorare su questo campo per evitare che possano ripetersi situazione simili in futuro e bloccare laddove possibile qualsiasi azione compiuta dai cyber-criminali nei confronti dei consumatori.