Il 2 ottobre Microsoft ha sicuramente tenuto uno degli eventi più importante dei suoi ultimi anni. Accanto ai nuovi Surface Pro 7 e Surface Laptop 3, la casa di Redmond ha svelato l’interessante Surface Pro X e gli innovativi Surface Neo e Surface Duo. Proprio questi ultimi due dispositivi hanno dato un assaggio di come la società intende l’utilizzo dei dispositivi dual screen. Ma di loro sentiremo ancora parlare a lungo perché debutteranno solamente in tempo per le festività del 2020 e quindi tanto c’è ancora da scoprire. Ma la più grande novità è stata in realtà il contenuto dell’intervista di Satya Nadella concessa a Wired poco dopo.
Il CEO del gigante del software ha detto una cosa fondamentale: “la cosa più importante è il modello dell’app e l’esperienza”. L’ennesima conferma che Windows continua a scendere di priorità all’interno di Microsoft. Del resto, da quando Nadella ha rivoluzionato lo scorso anno la divisione Windows era chiaro che la società era pronta ad andare oltre Windows. Una perfetta conclusione di un percorso iniziato con il suo arrivo 5 anni prima e che aveva segnato l’apertura verso altre piattaforme e maggiori investimenti nel cloud.
Windows 10 è ancora una parte significativa dell’attività di Microsoft, ovviamente, ma non è il suo futuro in senso stretto. Nadella sta puntando molto su Microsoft Graph, cioè su di una raccolta di API che collega i dispositivi ai servizi cloud e funge da gateway importante per Windows, Office 365 e Azure. Sembra che Microsoft stia collaborando con Google per far dialogare Microsoft Graph con Android.
Su questo tema, la società è stata vaga ma durante l’evento ha presentato il Surface Duo, sostanzialmente uno smartphone con Android. Ed è proprio questo dispositivo che sembra racchiudere al suo interno la perfetta sintesi del futuro di Microsoft. Il gigante del software vuole dare ai clienti ciò che vogliono nel fattore di forma che stanno utilizzando. Sui dispositivi mobile come Duo, dunque, la scelta più ovvia è Android. Questo non significa che Android sia il futuro di Windows ma piuttosto una sorta di complemento in modo da dare davvero ai clienti quello che desiderano nel dispositivo da loro scelto.
Microsoft si sta dunque concentrando per fare in modo che il suo ecosistema di servizi e di app funzioni su ogni piattaforma alla stessa maniera. Ciò significa che lo sviluppo e il miglioramento di Windows sono meno importanti per l’azienda e che lo è molto di più fare in modo che le sue app funzionino su Android e sulle altre piattaforme.
Se questo lavoro dovesse avere successo, è possibile che in futuro si possa assistere anche ad una maggiore integrazione tra Windows e Android. E questo pizzico di futuro, la casa di Redmond lo ha voluto inserire all’interno di un particolarissimo dispositivo, il Surface Duo. Non uno smartphone qualsiasi ma un concept differente che prova a spiegare l’idea di come Microsoft intenda i dispositivi mobile dual screen. Del resto i Surface nascono per “ispirare”, essere l’espressione della massima innovazione e non per fare i numeri di massa.
Ecco che quindi il Surface Duo racchiude probabilmente al suo interno tutta la strategia futura di Microsoft. Non un semplice dispositivo a doppio schermo come se ne sono già visti ma un qualcosa di più che offra anche un’esperienza d’uso differente con una maggiore integrazione dei servizi Windows.
La sensazione è quindi che il Surface Duo nasconda molti segreti di una strategia innovativa che Microsoft intenderà svelare progressivamente nel corso dei prossimi mesi e che potrebbe rivoluzionare il rapporto computer-smartphone. Nadella ha promesso ulteriori dettagli nel corso dei prossimi mesi ma con buona probabilità sarà l’appuntamento dedicato agli sviluppatori, Build 2020 a maggio, a svelare molte delle cose che ancora non sono state dette.