Microsoft: in arrivo multa milionaria

Secondo l'agenzia Reuters, la multa contro Microsoft sarà di 497 milioni di euro. Tra le richieste anche una versione di Windows senza Media Player e il rilascio delle specifiche dei sistemi operativi
Microsoft: in arrivo multa milionaria
Secondo l'agenzia Reuters, la multa contro Microsoft sarà di 497 milioni di euro. Tra le richieste anche una versione di Windows senza Media Player e il rilascio delle specifiche dei sistemi operativi

497 milioni di euro, 613 milioni di dollari, quasi 1000 miliardi di vecchie lire italiane. Questa sarebbe la somma che Microsoft dovrà versare all’Unione Europea per aver abusato della propria posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi. La notizia è stata riportata dalla Reuters ma la decisione ufficial dell’Unione sarà divulgata mercoledì 24 marzo.

Sarebbe la multa più alta mai comminata dalla Commissione e dal suo ufficio antitrust dalla fondazione dell’Unione. Fino ad oggi il triste primato è detenuto dalla svizzera Hoffmann-La Roche che fu sanzionata con 462 milioni di euro per aver manipolato, assieme ad un cartello di aziende farmaceutiche, il mercato delle vitamine.

La sanzione, sebbene esemplare, rappresenta poco più dell’1 per cento del patrimonio di denaro “cash” di cui può disporre all’istante il colosso americano. La vera “punizione” per Microsoft sarà rappresentata dalle eventuali decisioni su Windows e sulle future versioni del sistema operativo che potrebbe essere “purgato” dei software non necessari al suo funzionamento (antivirus, media player, browser ecc.).

Assieme alla multa, Microsoft sarà obbligata a distribuire una versione di Windows senza il lettore multimediale Windows Media Player e dovrà fornire ai propri concorrenti nel mercato dei server informazioni critiche sull’interoperabilità dei propri sistemi operativi.

Microsoft ha già annunciato che ricorrerà in appello presso le corti europee. Tra le carte del ricorso anche il giudizio già espresso dalla giustizia americana sul caso di monopolio. Negli USA Microsoft ha potuto raggiungere un accordo quasi indolore sugli abusi contestatigli ora dall’Europa.

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