Come annunciato l’anno scorso, Microsoft ha iniziato, adesso, a ridurre lo spazio gratuito offerto a tutti i suoi utenti su OneDrive a soli 5 GB. Si ricorda, infatti, che in precedenza il servizio cloud di Microsoft offriva gratuitamente ben 15 GB di spazio online che potevano essere raddoppiati se gli utenti attivavano l’opzione di backup delle foto attraverso il loro dispositivo mobile. Microsoft aveva annunciato lo scorso novembre il taglio dello spazio libero aggiungendo contestualmente che il bonus legato al backup delle foto sarebbe stato eliminato e che le modifiche sarebbero state implementate nel corso del 2016.
Alcuni utenti hanno, infatti, iniziato a ricevere un’email in cui la casa di Redmond avverte che dal 27 luglio lo spazio a disposizione scenderà a soli 5 GB (alcuni utenti segnalano anche email con date diverse e ancora più ravvicinate come il 13 luglio). Nel caso a quella data gli account gratuiti dovessero superare la quota di spazio massima diventeranno “read-only“. In altri termini i file potranno solamente essere visualizzati ma non se ne potranno caricare di nuovi. Per tornare a poter gestire gli account, gli utenti dovranno eliminare i file in eccedenza e scendere sotto il limite dei 5 GB. Oppure, è sempre possibile sottoscrivere un piano upgrade a pagamento ed acquistare maggiore spazio. Inoltre, sottoscrivendo Office 365, Microsoft include ben 1 TB di spazio su OneDrive. Scegliendo la suite cloud di Office, dunque, gli utenti potranno disporre di ampio spazio per continuare a utilizzare OneDrive con un vero e proprio disco fisso virtuale.
Le comunicazioni sul taglio dello spazio di OneDrive hanno iniziato ad arrivare soprattutto agli utenti americani. Probabilmente Microsoft intende rendere il processo graduale. Il dato oggettivo è, comunque, che Microsoft ha iniziato a rendere effettive quelle modifiche su OneDrive che tanto avevano fatto discutere in passato. La casa di Redmond, infatti, sta spingendo molto sull’utilizzo dei suoi servizi cloud ma contestualmente sta lavorando affinché gli utenti sposino soluzioni più complete ma a pagamento come Office 365 piuttosto che servizi meno completi ma gratuiti come il vecchio OneDrive.