Microsoft ha annunciato che investirà ben 1 miliardo di dollari in OpenAI, un laboratorio di ricerca con sede a San Francisco fondato da personaggi della Silicon Valley come Elon Musk e Sam Altman, dedicato alla creazione dell’intelligenza artificiale generale, o AGI. L’investimento renderà Microsoft il fornitore “esclusivo” dei servizi di cloud computing, e le due società lavoreranno insieme per sviluppare nuove tecnologie.
OpenAI concederà inoltre in licenza alcune delle sue tecnologie a Microsoft per la loro commercializzazione, sebbene quando ciò possa accadere e quali tecnologie saranno coinvolte deve ancora essere annunciato. OpenAI ha iniziato la sua vita come laboratorio di ricerca senza scopo di lucro nel 2015 concentrandosi sullo sviluppo dell’IA. Ma all’inizio di quest’anno, OpenAI ha affermato di aver bisogno di più soldi per continuare questo lavoro e di voler creare una nuova impresa a fini di lucro per cercare investimenti esterni. Al fine di attirare sostenitori, OpenAI ha fatto promesse molto importanti sul potenziale della sua tecnologia.
La fiducia di Altman in OpenAI deriva dalla sua fede nell’intelligenza artificiale generale, o AGI. Questo è stato il santo graal del campo dell’intelligenza artificiale per decenni e si riferisce a un sistema di intelligenza artificiale che è flessibile e generalmente intelligente come un essere umano.
Al momento, i ricercatori sono in grado di creare software di intelligenza artificiale che permettono di giocare a determinati giochi da tavolo o analizzare scansioni mediche, ma questi sistemi non sono in grado di trasferire tali competenze da un’attività all’altra.
Quando esattamente i ricercatori potrebbero essere in grado di creare AGI, sempre che sia possibile farlo, è un argomento di vivace dibattito nella comunità scientifica. In una recente indagine di alcuni dei maggiori esperti del settore, la stima media era che c’era il 50% di possibilità di creare AGI entro il 2099. Ad oggi, OpenAI ha sicuramente impressionato il mondo dell’IA con la sua ricerca.
Ma nessuno di questi progetti assomiglia all’enorme cambiamento che AGI potrebbe portare davvero.