Google Maps è il leader indiscusso tra i servizi di mapping su Internet e, nonostante i numerosi aggiornamenti introdotti su Bing, Microsoft non è riuscita ad intaccare il dominio dell’azienda di Mountain View. Sembra invece che la nuova strategia stia iniziando a dare i suoi frutti. Microsoft ha deciso di appoggiare economicamente il progetto OpenStreetMap e molte società hanno già abbandonato Google.
OpenStreetMap è gestito in modo simile a Wikipedia. Circa mezzo milione di volontari in tutto il mondo fornisce i dati cartografici aggiornati e tutti (singoli utenti, siti e aziende) possono usare queste informazioni in forma gratuita. Il New York Times, pochi giorni fa, ha riportato che FourSquare e Apple con iPhoto hanno abbandonato Google Maps a causa degli elevati costi di utilizzo del servizio, scegliendo le mappe offerte da OpenStreetMap.
Ma cosa c’entra Microsoft con il servizio di mapping open source? L’azienda di Redmond ha assunto il fondatore di OpenStreetMap, Steve Coast, che ora si occupa della progettazione della versione mobile di Bing. Attualmente Coast è al lavoro su un software open source che renderà più semplice per gli sviluppatori ottenere dati da OpenStreetMap. Dietro la crescita del servizio c’è dunque Microsoft che, tra l’altro, utilizza i dati per Bing e ha donato quelli in suo possesso a OpenStreetMap.
Google Maps rimane ancora il leader indiscusso del settore. In base ai dati rilevati lo scorso mese di febbraio, il 71% dei 92 milioni di utenti che hanno visto una mappa online, hanno utilizzato il servizio di Google. Dopo FourSquare ed Apple, ci saranno sicuramente altre aziende che decideranno di passare a OpenStreetMap, e Microsoft potrebbe beneficiare indirettamente del successo del servizio open source.