L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, e secondo Microsoft questo i lavoratori italiani lo sanno bene. Da un’indagine condotta dal gruppo di Bill Gates, infatti, l’indice di produttività dei lavoratori italiani risulta essere relativamente alto, superiore soprattutto ai più blasonati americani. Nonostante un sistema penalizzante ed un prolungato momento di impasse economica, dunque, l’italiano esce bene da una statistica che vede il tricolore eccellere anche a livello europeo.
L’indagine, denominata Microsoft Office Personal Productivity Challenge, è stata condotta a livello mondiale in 200 diversi paesi coinvolgendo complessivamente 57.354 persone su un questionario di 30 domande. Il risultato principale è il seguente: «prendendo 100 come parametro di valutazione del livello generale di produttività dei lavoratori, dall’indagine emerge che quello degli italiani è pari al 73% contro il 69% degli Stati Uniti». Gli italiani (6000 intervistati) risultano lavorare in media 45 ore a settimana, il 67% delle quali risulta essere realmente produttivo (contro il 65% dei colleghi d’oltreoceano).
Il sondaggio è sciorinato da Microsoft attraverso un comunicato ufficiale i cui intenti promozionali (sicuramente non celati) sono volti in particolare a promuovere i benefici offerti da Microsoft Office System («Le funzionalità di Microsoft Office System consentono di aumentare il livello di produttività rispondendo alle specifiche esigenze espresse dai lavoratori, come emerso dai risultati dell’indagine»). La stessa procedura utilizzata nel sottoporre il test (volontario, online) non sublima certo l’arte della statistica, ma è tuttavia interessante valutare l’approccio dei diversi paesi con l’idea dell’informatica come aiuto concreto alla quotidiana attività lavorativa.
L’obiettivo dichiarato del report è infatti sottolineare come «la tecnologia aiuta a incrementare la produttività»: il concetto è esplicato nella presentazione del sondaggio e gli stessi problemi relativi ai luoghi di lavoro emergenti dalle interviste confermano il tutto. Gli intervistati avrebbero rilevato come problematiche le situazioni relative all’interazione in ufficio (44%), alla comunicazione all’interno dei team (43%), al tempo da dedicare allo svolgimento di attività strategiche (39%) ed all’acquisizione di competenze tecnologiche adeguate (38%). Secondo il 65% degli italiani intervistati, infine, la tecnologia può essere un prezioso alleato nella risoluzioni di tali questioni (in Italia tale convinzione risulta essere molto più radicata rispetto al mediocre 55% della media dei restanti paesi).