Attorno a Microsoft aleggia una sorta di monitoraggio continuo alla ricerca di un dato che sveli la verità. La situazione del gruppo appare infatti alquanto nebulosa: dai record della Xbox ai dubbi su Windows 8, dall’entusiasmo per SmartGlass alle resistenze su Windows Phone. I numeri, però, non sembrano far altro che descrivere una azienda in evoluzione, piena di contraddizioni, e dove un intero impero sta ristrutturando le proprie fondamenta.
Le notizie buone vengono dai Windows Phone, ma sono difficilmente interpretabili: secondo quanto riferito da Steve Ballmer nell’odierno meeting con gli azionisti, le vendite dei terminali sono 4 volte superiori rispetto all’anno passato ed in molti paesi il sold-out è stato repentino. Impossibile però avere numeri assoluti (ed è noto quanto poco vendessero i Windows Phone 7.5), così come non è possibile capire quanto valga davvero un sold-out nella fase di lancio dei nuovi terminali. La notizia è chiaramente positiva, insomma, ma non è chiaro invece quanto pesi nella valutazione complessiva del gruppo. Per i Windows Phone occorrerà analizzare soprattutto la stagione natalizia e quella immediatamente successiva, così da capire l’andamento dello sviluppo del sistema operativo e la risposta proveniente dai produttori.
Le notizie cattive vengono da Windows 8: sebbene Microsoft abbia già celebrato il successo del sistema operativo (già smistate 40 milioni di licenze in tutto il mondo), nuovi dati NDP spiegano che il ritmo di vendita dei PC nell’ultimo anno è calato del 21% e che le vendite di tablet basati su Windows siano pressoché nulle. Ma non solo. Secondo il report diramato in queste ore, Windows 8 sarebbe su poco più della metà dei terminali venduti, mentre Windows 7 raccoglieva una quota ben superiore. Anche in questo caso, però, i numeri appaiono deboli. Il rallentamento dei pc nell’ultimo anno era infatti cosa nota ed inoltre l’avventura Microsoft tra i tablet è una novità fragile che necessiterà di mesi di ambientamento. Che Microsoft sia in ritardo sulle tavolette è una ammissione diretta dello stesso Ballmer, ma i numeri attuali descrivono soltanto in modo superficiale quelle che sono le difficoltà che il gruppo dovrà attraversare. Inoltre è noto il fatto che la partenza lanciata di Windows 7 sia stata fortemente motivata dalla debacle di Windows Vista, mentre oggi il per Windows 8 la versione precedente rappresenta più un ostacolo che non un elemento di favore.
Numeri nebulosi, insomma, per descrivere una realtà estremamente complessa. In una giornata positiva per tutto il listino, il Nasdaq boccia la relazione di Steve Ballmer con un -0,75%. Ed è probabilmente questo il numero più significativo e con il quale il CEO dovrà fare i conti nel delineare le future strategie del gruppo.