La scorsa settimana, nella lettera indirizzata ai dipendenti, Satya Nadella aveva accennato ad una riorganizzazione interna, necessaria per snellire alcune procedure e rispondere più velocemente alle richieste del mercato. Oggi, il CEO di Microsoft ha annunciato un consistente taglio della forza lavoro: entro gennaio 2015 verranno licenziate 18.000 persone. Come previsto, i posti di lavoro eliminati riguarderanno principalmente gli ex dipendenti della divisione Devices and Services di Nokia.
Con l’acquisizione della divisione hardware dell’azienda finlandese, completata a fine aprile, la forza lavoro di Microsoft è aumentata di 25.000 persone, molte delle quali svolgevano ruoli già ricoperti dai dipendenti Microsoft. Non stupisce quindi che, su 18.000 unità, ben 12.500 sono ex impiegati Nokia, purtroppo considerati ridondanti. I rimanenti 5.500 dipendenti già lavorano invece nei vari dipartimenti della “productivity and platform company” di Redmond. Il primo step del piano di ristrutturazione prevede l’eliminazione di 13.000 posizioni entro dicembre.
Nadella garantisce che questo processo avverrà con la massima trasparenza possibile. Tutti i dipendenti licenziati riceveranno una buonuscita e verranno aiutati nella ricerca di un nuovo lavoro, come meritano «tutti coloro che hanno offerto il loro contributo all’azienda». In vista dell’ultimo bilancio dell’anno fiscale 2014, Microsoft comunica che si prevedono costi associati ai licenziamenti compresi tra 1,1 e 1,6 miliardi di dollari nei prossimi quattro trimestri.
Stephen Elop, Vice Presidente del Microsoft Devices Group, ha illustrato i cambiamenti che riguarderanno la sua divisione. Le unità Smart Devices e Mobile Phones verranno unificate in una singola unità che si occuperà di tutte le tipologie di terminali. Ai Lumia verranno affiancati altri modelli derivati dai Nokia X, che eseguiranno Windows Phone. L’esperimento Android è quindi terminato. La progettazione dei terminali verrà effettuata principalmente a Tampere e Salo in Finlandia, mentre le applicazioni continueranno ad essere sviluppate a Espoo e Lund. La produzione avverrà invece ad Hanoi, Beijing e Dongguan. La fabbrica di Komaron in Ungheria verrà chiusa.