In un intervista a BetaNews Gary Schare, responsabile Microsoft, torna sulla questione del futuro di Internet Explorer. La domanda maggiormente carica di interesse è ovviamente quella relativa al punto di vista Microsoft su tutto ciò che sta succedendo attorno al nome Firefox. Schare evidenzia in ciò un certo apprezzamento in Firefox per i vantaggi che la concorrenza può apportare in termini di benefici per l’utenza. Schare non ha però dubbi sulla persistente superiorità di IE nei confronti della concorrenza: egli ricorda come il giudizio debba essere onnicomprensivo e non basato su pochi paradigmi, ed il confronto globale offre al momento ancora molti punti a favore del browser Microsoft.
Schare affronta a viso aperto anche la critica secondo cui Microsoft evolverebbe troppo lentamente il proprio software, mentre la concorrenza offrirebbe tutt’altro trattamento. La motivazione addotta è relativa al rispetto per l’ampia utenza di cui gode Microsoft: un rilascio troppo frequente di diverse release imporrebbe un eccessivo stress a chi ottimizza i propri prodotti per poi vedersi il lavoro vanificato da qualche novità introdotte nel software di navigazione. La difesa di IE diventa dunque automaticamente ed indirettamente un attacco alla poca stabilità dei prodotti concorrenti nel tempo.
Nella diatriba su Firefox Schare sottolinea inoltre come i numeri evidenzino un gap ancora e sempre impietoso. Firefox gode oggi di numeri mai raggiunti e vanta inoltre una campagna promozionale ben più importante ed onerosa di quella Microsoft, ma Schare indica come Microsoft viaggi su livelli assoluti completamente diversi (evitando uno scontro diretto tra i browser, egli sottolinea come mentre la Mozilla Foundation divulgata 5 milioni di copie del proprio browser, Microsoft distribuiva oltre 100 milioni di copie del SP2 di XP) ed ogni campagna promozionale sia attualmente orientata solo su XP SP2 ed in prospettiva solo su Longhorn.
Impossibile introdurre il supporto CSS in IE senza operare radicalmente sull’architettura del software. Dunque Schare nega che semplici add-on possano porre rimedio alla mancanza, e nel contempo allontana la possibilità che IE possa operare piccoli interventi per una modifica tanto radicale. Sulla scia del dibattito sull’affidabilità nel tempo del prodotto, Schare lascia dunque intravvedere la possibilità di un intervento, ma tale intervento non arriverà sicuramente nel breve periodo.
Ulteriore importante nota rilasciata da Gary Schare riguarda le novità introdotte da Microsoft in IE con il SP2 di XP. Egli esprime rammarico per la disinformazione emersa al riguardo: nonostante Microsoft abbia comunicato il tutto, i punti focali passati all’utenza si limitano al pop-up blocker ed al firewall, mentre le fondamentali modifiche alle librerie API non sono visibili né tantomeno promosse. L’esempio peculiare è quello relativo alla falla dell’IFRAME: il nuovo SP2 non è vulnerabile proprio grazie al cambiamento radicale apportato nelle API. IE, dunque, è più sicuro di un tempo proprio grazie ai cambiamenti di struttura che il SP2 ha apportato.