Microsoft ha aperto il codice del proprio .Net agli sviluppatori. Impossibile e fuorviante, comunque, parlare di open source: il codice è stato aperto solo alla consultazione e non v’è alcun potere in merito da parte dell’utenza. Il principio, insomma, è totalmente differente. L’apertura Microsoft ha uno scopo preciso ed è relativo all’estensione delle capacità di debugging senza ambizioni ulteriori e senza smentire quelli che sono i principi aziendali relativamente al codice della propria piattaforma.
L’apertura va dunque letta attraverso il filtro della Microsoft Reference License: il codice può essere letto e consultato, ma non può essere cambiato, ricompilato, redistribuito. Maggiore trasparenza, insomma, ma i ruoli in campo non vengono minimamente intaccati. Ad oggi l’apertura coinvolge:
- .NET Base Class Libraries (System, System.IO, System.Collections, System.Configuration, System.Threading, System.Net, System.Security, System.Runtime, System.Text, etc)
- ASP.NET (System.Web)
- Windows Forms (System.Windows.Forms)
- ADO.NET (System.Data)
- XML (System.Xml)
- WPF (System.Windows)
Ogni dettaglio sulla vicenda è stato sviscerato sul suo blog da Scott Guthrie, general manager Microsoft Developer Division, il quale sottolinea la particolare utilità dell’apertura del codice nelle operazioni di debug con Visual Studio 2008 (con tanto di screenshot illustrativi e promessa di ulteriori contributi chiarificatori).