Microsoft non può essere obbligata a supportare il linguaggio Java di Sun Microsystems. È quanto tentano di dimostrare i legali del colosso di Redmond affermando che il linguaggio di Sun è già utilizzato da quasi la metà dei programmatori nel mondo e quindi la sua esclusione da Windows non ne scalfirà la diffusione.
Dal canto loro, i legali di Sun controbattono che Microsoft sta tentando di conquistare un vantaggio competitivo illegittimo escludendo l’adozione di Java dal suo sistema operativo, utilizzato nel 90 per cento dei personal computer mondiali. Secondo Sun, piottosto che utilizzare una versione superata di Java, l’unica compatibile con le nuove versioni di Windows, gli sviluppatori si rivolgeranno al prodotto concorrente proprietario Microsoft .NET.
Lo scontro tra Microsoft e Sun riguarda i “Web Service” che dovrebbero formare la spina dorsale dell’Internet futura: una rete di agenti intelligenti in grado di anticipare e gestire i bisogni degli utenti tenendo insieme un gran numero di applicazioni diverse. Mentre Java, il linguaggio alla base del progetto Sun ONE, riesce ad eseguire programmi su qualunque sistema, la piattaforma .NET di Microsoft è stata studiata per funzionare solo su Windows