Microsoft intende reinventare le email per donare a quest’ultimo strumento tutta la vitalità messa da parte nel tempo alla ricerca di un miglior compromesso con la sicurezza. Oggi, infatti, le email sono composte nella maggior parte dei casi da semplice testo o pagine HTML statiche, nelle quali ogni script è stato tagliato fuori nel nome della necessaria tutela dell’utente e del sistema in uso. Ma questa situazione potrebbe aver trovato una via d’uscita che prende il nome di “Active View“.
Microsoft porterà avanti il proprio progetto collaborando con tutti quei gruppi che sulle email costruiscono parte della propria opera sul web. L’idea è pertanto quella di aggirare la necessità di codici specifici offrendo ai servizi un canale garantito di comunicazione attraverso cui far passare i servizi per giungere agli utenti in forma arricchita, animata, interattiva. Il tutto, peraltro, con risultati immediati in termini di fruibilità, appetibilità ed attenzione da parte del destinatario/lettore.
I gruppi in collaborazione sono fin da subito molti e fin dalla presentazione al Web 2.0 Expo di San Francisco il team di Redmond è in grado di vantare partnership del calibro di LivingSocial, Netflix, LinkedIn, Orbitz, Monster e Posterous. Per tutti gli altri le porte di Hotmail, la webmail su cui Microsoft va ad applicare le novità annunciate, sono aperte. E l’invito è esteso a non pochi attori se è vero che, come indicato da Microsoft, circa il 90% delle email inviate contiene un link che rimanda ad un servizio esterno (e che in buona parte potrebbe essere fruibile direttamente all’interno della casella di posta senza dover giocoforza cliccare).
L’esempio più significativo portato avanti durante la presentazione è quello di LivingSocial: le email potranno ora riportare il numero degli acquisti e la scadenza dei “deal” quotidiani ed il tutto potrà essere visibile aprendo semplicemente la mail, senza dover forzatamente cliccare per andare sul sito Web del gruppo per visualizzare i dettagli dell’offerta. Così facendo l’utente può apprendere più rapidamente e con maggior rapidità le informazioni in arrivo, evitando così che una mail eccessivamente povera indebolisca il contatto tra l’azienda e l’utente. Le newsletter ne usciranno pertanto potenziate poiché, almeno sotto webmail Hotmail, l’esperienza ricavata sarà di maggior impatto e le conversioni saranno pertanto aumentate.