“Una maggior sicurezza è il nostro obiettivo numero uno“: parole di Steve Ballmer, CEO Microsoft, pronunciate ieri a New Orleans in un incontro con i partner. Ballmer ha offerto al pubblico le nuove iniziative che dovrebbero mettere a riparo Redmond dalle continue e reiterate accuse di non sapere gestire la sicurezza dei propri sistemi operativi. Dopo il tempo delle parole sembrano arrivare i fatti.
Le azioni che mirano a migliorare la sicurezza dei sistemi sono principalmente di tre tipi:
- Va riorganizzato il sistema di aggiornamento. Nel corso dei prossimi mesi gli aggiornamenti di Microsoft saranno divisi in due grandi filoni: uno dedicato ai sistemi operativi e uno dedicato alle applicazioni.
- Va migliorato il sistema patch, ormai non più sufficiente per combattere la gara di velocità con chi lancia codici maligni appena dopo aver scoperto eventuali falle del sistema. Un sistema parallelo a Windows Update verrà progettato per aggiornare a mano a mano i vari applicativi dell’ambiente Windows. Inoltre le patch saranno ridotte nelle dimesioni, rilasciate con maggior pubblicità e verrà ridotto il numero dei fix richiedenti il riavvio del sistema.
- Va promossa l’educazione degli utenti e degli sviluppatori attraverso seminari. Bollettini rilasciati con maggiore frequenza, decaloghi delle operazioni da svolgere, veri e propri vademecum per amministratori di sistema: il tutto affinchè l’utente Microsoft sia in grado di andare incontro alle attività di messa in sicurezza proposte dall’azienda.
Un rinnovato interesse, come già paventato nelle settimane precedenti, Microsoft lo rivolgerà alla “difesa perimetrale“: l’acquisizione di GeCad ed il pieno supporto di Symantech alle nuove attività di messa in sicurezza vanno letti dunque in quest’ottica. Nel contempo Microsoft, che per voce di Ballmer rimanda ancora una volta al mittente le voci secondo cui i sistemi open source sarebbero migliori dei sistemi proprietari, annuncia che gli investimenti per lo sviluppo ed il miglioramento qualitativo dei propri sistemi sarà di 6,8 miliardi di dollari. Con grandi novità, inoltre, nei settori mobile, real-time e business.