Microsoft Office approderà su App Store. Non è dato sapere quando e nemmeno se le entusiastiche indiscrezioni da Redmond verranno effettivamente messe in atto, ma pare che Microsoft non voglia lasciarle il pacchetto iWork libero di agire indisturbato su iOS. In particolare, pare che le ultime rilevazioni dimostrino un crescente mercato del wordprocessing su iPad e l’azienda di Steve Ballmer si è quindi decisa ad accaparrarsi una fetta della torta.
Ma non è solo il mondo mobile a essere coinvolto dalle nuove strategie di Microsoft: pare che iWork stia ottenendo un successo grandissimo anche su OS X, e lo stesso vale per il porting di OpenOffice, mentre Office rimane a guardare con una compatibilità ufficiale rimasta a Snow Leopard.
Così, forse entro la metà del 2012, verrà rilasciata una versione di Office completamente compatibile con il ruggente Lion e, con tutta probabilità, verrà distribuita via Mac App Store. La beta attualmente in corso di test di Office 2012 non ha lasciato adito a particolari novità per il mondo Apple, ma Redmond potrebbe decidere di aggiustare il tiro in corsa. E la vendita esclusivamente online potrebbe essere una conferma di tutto ciò: gli utenti Apple sono sempre meno legati al supporto ottico, preferendo il comodissimo download digitale.
Tornando al mondo di iOS, pare che Office per iPad proporrà le funzioni base di editing dei testi, di calcolo e di presentazione senza troppi fronzoli, un po’ come succede per il già citato iWork. Quest’ultimo, tuttavia, può godere della perfetta integrazione con iCloud e proprio alla nuvola deve un aumento repentino di popolarità negli ultimi tempi. Microsoft, perciò, dovrà puntare su una forma di storage proprietario, o riuscire ad avvalersi di quello di Cupertino, per offrire ai clienti la possibilità di sincronizzare in automatico i documenti su tutti i dispositivi, pena la perdita di un bacino decisamente appetitoso di consumatori.
Con iPad che attualmente copre l’80% del mercato tablet, infatti, l’assenza della suite di Microsoft potrebbe diventare una sconfitta schiacciante per il colosso dell’informatica. Quanto bisognerà ancora attendere, però, non è dato sapere.