Microsoft allontana ogni possibilità di vedere una versione Linux di Office. A confermare la chiusura dell’azienda di Redmond al pinguino ci pensa Nick McGrath, alto responsabile Microsoft in Inghilterra, il quale pone il proprio veto sull’ipotesi negando che possa essere in progetto una versione specifica della suite dedicata al mondo open source. Va ricordato come lo stesso McGrath sia colui il quale solo in Gennaio giudicava come un semplice «mito» la teoria secondo cui Linux sarebbe più sicuro di Microsoft.
«At this time« è l’unica apertura concessa da McGrath ad un futuro coinvolgimento di Linux nelle prospettive di mercato di Microsoft Office. Importante, in questo contesto, l’intervento di Matt Asay (direttore dell’ufficio commerciale Linux presso Novell) il quale invita il mondo open source ad un atteggiamento costruttivo: «dobbiamo smetterla con la fissazione di Microsoft. La questione non è cosa Microsoft stia facendo; il punto è: cosa stiamo facendo noi?». Egli evidenzia infine il differente approccio delle due diverse etiche operative e sottolinea comunque il fatto che Linux ha dimostrato nel settore server di poter mettere in seria difficoltà l’azienda di Gates.
Nel momento in cui è stato chiesto a McGrath perchè una versione di Office per Mac fosse stata messa a punto, egli ha parzialmente nicchiato eludendo una risposta diretta, ma lasciando intendere come il rifiuto non sia tanto quello di una apertura del mercato Microsoft, quanto la necessità di mantenere al di fuori del mercato il mondo open source. E’ infatti quantomeno probabile il fatto che una apertura di Office a Linux metterebbe in grave imbarazzo il dominio di Windows nell’ambito desktop dei sistemi operativi. In tal senso Microsoft dovrà tenere forzatamente d’occhio quanto Google andrà ad elaborare in riferimento alla collaborazione con Sun.