Per lasciarsi alle spalle l’ennesima causa circa un abuso di posizione dominante, Microsoft ha proposto a 13 milioni di clienti californiani di accettare buoni acquisto per un valore complessivo di 1 miliardo di dollari. Tramite i buoni, i clienti potranno acquistare qualsiasi prodotto informatico, anche non Microsoft.
L’offerta del gigante di Redmond è la risposta ad una denuncia risalente al 1999, quando un gran numero di clienti Microsoft californiani si era rivolto alla giustizia ritenendo di aver pagato un prezzo scorretto a causa della posizione dominante di Bill Gates e soci nel mercato dei sistemi operativi e dei programmi da ufficio.
Un avvocato di Microsoft, Brad Smith, ha espresso l’auspicio che l’accordo significhi la fine della causa californiana e di altre simili. La società di Redmond ha spiegato che dei buoni acquisto potranno godere anche i bambini californiani: i due terzi di ogni risarcimento non riscosso saranno devoluti alle scuole dello stato. Ma John Perry Barlow, fondatore della EFF (Electronic Frontier Foundation), non si è lasciato intenerire ed ha biasimato l’iniziativa: «Sembra che in questo paese ci si possa comprare la giustizia molto facilmente, ormai», ha dichiarato all’Associated Press