Microsoft ha annunciato la preview della terza generazione della tecnologia che permette di creare immagini 3D panoramiche a 360°, a partire da singole foto scattate dagli utenti. Photosynth offre ora un livello di dettaglio molto più elevato della precedente versione e permette di navigare nel mondo virtuale con una modalità simile a quella di Google Stret View o Bing Streetside. Oltre all’aumento di risoluzione, l’azienda di Redmond ha aggiunto quattro nuove “esperienze”: Spin, Panorama, Walk e Wall.
Considerata la complessità dei calcoli necessari per generare le immagini 3D (synths), Photosynth sfrutta ora Windows Azure. Quando l’utente effettua l’upload delle foto sul servizio cloud, la tecnologia inizia a cercare i punti (features) in cui è presente lo stesso oggetto. Il passo successivo è il bundle adjustment, una tecnica usati in fotogrammetria per determinare dove si trovano le features nello spazio 3D, la posizione da cui è stata scattata la foto e l’orientamento della fotocamera. Vengono quindi generati il modello 3D per ogni foto e il “movimento”, simulando una steadicam.
Per la visualizzazione i synth usano WebGL, lo standard supportato da Internet Explorer 11 e da altri browser moderni. L’utente può condividere i synth su Facebook o Twitter, e inserirli in una pagina web con pochi clic.
La tecnologia offre quattro nuove modalità di interazione. Spin permette di ruotare intorno ad un oggetto 3D. Con Panorama l’utente si trova al centro della scena e può guardare in ogni direzione. Walk invece è simile a Street View, in quanto è possibile camminare all’interno del mondo virtuale. Wall infine permette di scorrere la scena in orizzontale. Per mostrare il livello di dettaglio raggiunto da Photosynth, Microsoft ha pubblicato il volo in elicottero sull’Everest effettuato da David Brashears, alpinista, fotografo e fondatore di Glacierworks.org. Ogni singolo fotogramma ha una risoluzione di 60 megapixel!
La precedente versione di Photosynth è ancora disponibile sul sito ufficiale. Per testare la nuova tecnologia è necessario registrarsi, in quanto l’accesso alla preview è a numero chiuso.