Nel portare Photosynth su iPhone, Microsoft sta cercando chiaramente il grande salto. L’applicazione è infatti da tempo apprezzata come una di quelle dal tono più frizzante scaturite da Microsoft negli ultimi anni, l’unico vero elemento “wow” partorito dai laboratori di Redmond da tempo a questa parte.
Photosynth consente di combinare più fotografie contestuali in un’unica rappresentazione a 360 gradi. Su iPhone il tutto si sposa alla possibilità di una immediata connettività, una immediata condivisione ed una facilitata esperienza di elaborazione delle immagini per portare online quanto ritratto. Grazie a Photosynth sarà così possibile fotografare panorami, locali, monumenti e negozi per poi condividere il tutto online e renderlo ritrovabile grazie al motore di ricerca Bing.
L’installazione è gratuita. La perplessità diffusa è quella relativa al fatto che Microsoft abbia rilasciato Photosynth per App Store prima che per Windows Phone 7, ma la realtà è che iOS molto più diffuso ed un rilascio anticipato per WP7 non avrebbe offerto riscontro alcuno. Invece è questo il momento del grande salto e Microsoft è pronto ad usare proprio l’iPhone come trampolino di lancio: Photosynth ha bisogno del mobile per esprimere appieno le proprie qualità. Questo un esempio delle potenzialità dell’app:
Interessante la sinergia che Microsoft ha pensato tra i propri Photosynth e Bing: l’apposita funzione “Publish to Bing Maps” consente infatti di caricare i propri photosynth sulle mappe del gruppo, andando così a proporre elaborazioni in qualche modo simili a quelle che Google ha portato sulle proprie mappe grazie a StreetView prima ed alle elaborazioni 3D poi. Photosynth ha però il vantaggio di agire partendo dalla collaborazione degli utenti, il che garantisce a Redmond maggior qualità e maggiori opportunità di crescita, a patto che l’applicazione si diffonda e l’esperienza di ricerca renda manifesti i vantaggi ottenibili dalla collaborazione nella pubblicazione delle immagini.