Microsoft vorrebbe misure più restrittive per i pirati del software, in particolar modo nell’Unione Europea. Il danno provocato dalla pirateria genera perdite fino a 13,5 miliardi di dollari ad un gruppo di aziende del quale Microsoft fa parte.
Il colosso del software vorrebbe multe più salate per chi utilizza software piratato. Secondo le stime della Business Software Alliance, gruppo del quale sia Microsoft che Apple sono membri, dal 2007 il software pirata ha rappresentato ogni anno percentuali del 35%, risultati nettamente superiori al 20% degli Stati Uniti.
La pirateria è uno dei problemi che Microsoft sta affrontando da anni. Basti ricordare l’impegno profuso dal CEO Steve Ballmer nel suo tour in Cina, dove Microsoft percepisce guadagni equivalenti ad un sesto rispetto al mercato in India. Lo stesso Ballmer ha incontrato il presidente Obama per discutere di questo problema all’inizio del 2011.
La pirateria non riguarda solo la Cina, ma anche paesi come la Russia e, nonostante alcuni miglioramenti, c’è ancora molto lavoro da fare. Microsoft spera quindi che l’Unione Europea applichi le sanzioni ai suoi Stati membri, equiparandosi in questo modo alla situazione statunitense dove la pirateria ha il tasso più basso del mondo.