Sotto il nome Microsoft Postmaster si annida il nuovo programma con il quale il gruppo di Redmond intende rilanciare la propria guerra allo spam. Il progetto è dotato di presentazione e sito ufficiale e si configura come un punto di riferimento dal quale Microsoft presenterà tutti i propri impegni nel settore dell’anti-spam.
Nel consigliare una puntuale frequentazione del sito per poter prendere visione delle novità offerte, Microsoft elenca i servizi portati avanti attualmente dal proprio Postmaster:
- Notizie e informazioni recenti e importanti sulle modalità di comunicazione con gli iscritti a MSN Hotmail;
- Metodi adottati da MSN per combattere la posta indesiderata;
- Strumenti e informazioni per postmaster e amministratori per i mittenti di grandi quantità di messaggi;
- Strumenti e informazioni per ISP ed ESP;
- Linee guida da adottare per l’invio di comunicazioni agli iscritti a MSN;
- Assistenza per la risoluzione dei problemi di spedizione di posta elettronica.
Uno degli scopi dichiarati del servizio è quello di creare una banca dati aggiornata in grado di registrare i vari focolai di spam sulla Rete (sulla base delle statistiche elaborate dal nuovo Smart Network Data Services ed emergenti dai 3 miliardi di messaggi di posta elettronica scambiati ogni giorno da utenti Hormail). Gli ISP dovrebbero a questo punto verificare la banca dati Microsoft ed agire con interventi riparatori (eventualmente inibire tali focolai dalla connessione alla Rete). Le proteste degli ISP in tal senso sono già state più volte ribadite, in quanto disconnettere un utente magari infettato da un semplice worm (e non certo uno spammer volontario) significherebbe perdere clienti ed introiti.
Le altre proposte avanzate da Microsoft relativamente alla posta elettronica e riportate sul sito Postmaster consistono nella tecnologia SmartScreen («si basa sull’impiego nel computer dell’utente di una serie di algoritmi di probabilità per distinguere tra posta elettronica legittima e posta indesiderata, essenzialmente imparando a riconoscere quali siano i messaggi indesiderati»), nel Symantec Brightmail («un insieme di oltre 200.000 indirizzi di posta elettronica progettato per attrarre i messaggi indesiderati») e nel noto Sender ID.