Da pochi giorni negli States è apparso Kin, il “social phone” targato Microsoft. Le recensioni dei siti stranieri sono state discordanti: c’è chi lo giudica un prodotto dal design estetico interessante e mette in risalto la lunga autonomia della batteria, mentre altre testate hanno sottolineato le funzionalità del telefono troppo limitate.
Su una cosa comunque tutti paiono essere concordi: il costo dell’abbonamento da sottoscrivere con Verizon è troppo elevato. Mentre il prezzo delle unità Kin One e Kin Two appare decisamente accattivante (49 e 99 dollari), i 70 dollari mensili (per il pacchetto base) richiesti da Verizon non vanno giù agli utenti, visti anche gli evidenti difetti del dispositivo.
Tuttavia Greg Sullivan, product manager di Microsoft, interviene cercando di far capire al pubblico l’essenza di Kin:
Stiamo introducendo una nuova categoria che non è esattamente uno smarthphone ma certamente molto di più che un telefono avanzato: si tratta di un social phone in grado di offrire una ricca esperienza di navigazione e una potente interazione con i principali social network grazie alla tecnologia del cloud computing
Si capisce quindi come Microsoft tenga a enfatizzare l’aspetto sociale di Kin, e come quindi il valore di questo telefono vada ricercato in esso: ciò giustificherebbe quindi il costo dell’abbonamento da sottoscrivere con Verizon.
Vedremo comunque come sarà accolto Kin in Italia, che verrà distribuito attraverso Vodafone verso l’autunno.