Pareri discordanti hanno accolto i primi passi delle versioni di prova di Windows 7 Starter Edition. Nella sua edizione ridotta all’osso, il futuro sistema operativo offre un ambiente di lavoro rapido e reattivo anche sui computer con limitate capacità di calcolo e memoria come i netbook, ma secondo alcuni non offrirebbe le medesime potenzialità riscontrabili al momento nelle edizioni di Windows XP per i piccoli computer portatili.
Determinato a testare a fondo la Starter Edition di Windows 7, Ed Bott del sito di informazione online ZDnet ha utilizzato la versione più leggera del sistema operativo per circa tre settimane su un piccolo laptop Sony. Secondo il giornalista, il limite di un massimo di tre applicazioni contemporaneamente aperte non costituisce un particolare impedimento per l’utilizzo del proprio computer. La limitazione si applica infatti ai programmi, ma non al numero di tab e finestre aperte per ogni applicazione. È dunque possibile utilizzare più schede del proprio browser o lavorare contemporaneamente su più finestre di un medesimo applicativo. Raggiunto il limite dei tre programmi, il sistema operativo avvisa l’utente sull’impossibilità di aprire un quarto processo.
Alcuni strumenti fondamentali di Windows, come il prompt dei comandi o Task Manager, non rientrano nel calcolo degli applicativi già aperti e possono essere utilizzati sempre. Il medesimo principio viene anche applicato per i pannelli di controllo, gli antivirus, i programmi di installazione per il nuovo software e i widget per il desktop. Il limite imposto dalla Starter Edition non compromette dunque più di tanto il proprio lavoro sui netbook, dispositivi che sono del resto equipaggiati con limitate capacità di memoria e che non possono generalmente gestire molti applicativi contemporaneamente.
Nelle sue tre settimane di utilizzo di Windows 7 Starter Edition, Ed Bott non sembra esser rimasto deluso dal sistema operativo e dalle limitazioni imposte per risparmiare risorse ed energia, il giornalista però ammette: «Se avessi dovuto provare questo sistema con un notebook convenzionale, utilizzando più applicazioni di MS Office od OpenOffice, iTunes o Windows Media Player per la musica e alcuni programmi di messaggistica istantanea, mi sarei sentito incredibilmente frustrato a causa delle limitazioni della Starter Edition. In definitiva, questa è la domanda cui dovrete rispondere quando prenderete in considerazione Windows 7 Starter Edition: questo è un notebook o un netbook? Se la risposta sarà netbook, rimarrete probabilmente sorpresi da ciò che questo OS è in grado di fare».
La decisione di Microsoft di ricorrere a una versione molto leggera del suo sistema operativo sembra invece entusiasmare poco i sostenitori delle piattaforme Linux. Per sfuggire agli alti costi di licenza e avere sistemi performanti, numerosi costruttori di netbook hanno offerto negli ultimi mesi l’opportunità agli utenti di acquistare i loro dispositivi equipaggiati con l’OS del pinguino. La strategia di Redmond potrebbe dunque invertire tale tendenza, recuperando un ampio bacino di utenti con una versione economica e performante del suo prossimo sistema operativo.
Secondo gli analisti, il comparto dei netbook dovrebbe continuare a crescere a ritmi sostenuti, complice la crisi e le necessità di risparmiare denaro da parte dei consumatori. Parte della partita per il nuovo Windows 7 si potrebbe dunque giocare sui dispositivi principalmente concepiti per navigare e utilizzare le applicazioni online. Ad aumentare ulteriormente la concorrenza nel settore potrebbe pensarci anche Google, il cui sistema operativo per smartphone Android sembra essere ormai pronto per il grande passo verso i netbook.
In questa particolare ottica, il nuovo Windows 7 Starter Edition potrebbe distaccarsi dalle precedenti politiche commerciali di Microsoft, divenendo qualcosa di più di una semplice edizione “entry level” nella gamma di edizioni concepite per il nuovo sistema operativo. Le recenti rivelazioni sui bassi margini di guadagno per le licenze di Windows XP per netbook sembrano confermare il particolare interesse di Redmond per il settore e preparare la strada in attesa di Windows 7.