In attesa del debutto definitivo di una versione stabile di Internet Explorer 8, Microsoft ha da poco rilasciato un documento su un interessante prototipo per un nuovo browser. Il nuovo applicativo, battezzato Gazelle, è stato concepito per funzionare come un sistema operativo, affidando al kernel del browser la protezione esclusiva delle risorse, condivise e non, necessarie per la navigazione online.
Gazelle è al momento una semplice ipotesi per gli sviluppatori, ma la sperimentazione di alcune delle sue funzionalità potrebbe fornire utili riscontri per l’implementazione di soluzioni intermedie per le prossime evoluzioni di Internet Explorer. L’ambizioso progetto è orientato alla costruzione di un browser maggiormente sicuro e adatto alla gestione delle pagine dinamiche ormai ampiamente diffuse sul Web. Secondo i progettisti di Microsoft Research, Gazelle costituirebbe un caso unico nel panorama degli applicativi per navigare online, poiché nessun browser contempla al momento una architettura simile a quella di un sistema operativo per gestire la protezione dei dati.
Il prototipo del nuovo browser è stato testato sui primi 100 siti web catalogati dal sistema di rilevazione online di Alexa. «Con il nostro prototipo, abbiamo visualizzato correttamente 19 siti su 20 tra i più popolari segnalati da Alexa. Le prestazioni del prototipo si sono rivelate accettabili» si legge nel documento [pdf] rilasciato dagli sviluppatori di Microsoft Research. Stando alle prime informazioni, un miglioramento delle prestazioni potrebbe essere ottenuto implementando una architettura radicalmente autonoma, e dunque alternativa alle porzioni di codice di Internet Explorer utilizzate nel corso della sperimentazione.
Gazelle rimane per ora un semplice prototipo, un puro esercizio di stile per esplorare nuove opportunità legate ai browser. La possibilità di trasferire il progetto di ricerca da Microsoft Research al team di sviluppo di Internet Explorer non è al momento contemplata, e potrebbero essere necessari anni prima che ciò possa avvenire. La nuova ipotesi per il browser fornisce comunque numerosi spunti di riflessione su ciò che potrebbe diventare un giorno Internet Explorer.