Bing, anzi: Bingo! Microsoft sembra aver indovinato l’alchimia giusta per il proprio motore di ricerca e le notizie relative a Bing sono ormai positive da più di due settimane. Prima furono impressioni: sensazioni, commenti, recensioni, tutto all’insegna di un certo ottimismo e di un certo qual stupore. Poi i primi numeri, a comprovare la bontà delle impressioni: l’utenza interessata a Bing è andata aumentando, restituendo a Microsoft risultati mai raggiunti in precedenza nel settore. Infine hanno iniziato a giungere a Redmond anche i risultati veri e propri, quelli che trasformano le impressioni in numeri ed i numeri in moneta.
La lieta novella è scritta nel resoconto del paid click. Nella prima settimana Bing ha raccolto l’8% in più di click, nella seconda settimana l’aumento è stato del 5%. Dal lancio, dunque, Bing ha già totalizzato un +13% che significa un aumento consistente degli introiti anche in considerazione del fatto che risulta aumentato anche il numero degli utenti. Maggior massa, dunque, e maggior monetizzazione. Sommando i due ingredienti se ne ottiene nuovo entusiasmo per la ciurma, la quale è chiamata a confermare la bontà del proprio lavoro anche e soprattutto quando l’intensa campagna pubblicitaria mossa da Microsoft terminerà il proprio effetto di traino sul motore.
Ogni passo di Bing vale doppio: un vantaggio per il proprio gruppo ed uno svantaggio per la concorrenza. Non a caso l’ultimo mese in borsa configura un quadro chiaro della situazione: Microsoft, le cui azioni vivono uno stato di depressione ormai cronico, hanno improvvisamente virato verso l’alto raggiungendo un +18% in soli 30 giorni. Google, nello stesso periodo, si è fermato a +3% e Yahoo è addirittura caduto ulteriormente sommando un nuovo -2%. Il differenziale tra le azioni è maturato soprattutto negli ultimi 15 giorni, da quando Bing è sul mercato e da quando gli investitori hanno visto una possibile luce in fondo al tunnel per quanto concernente il mondo del search advertising di Redmond.
MSFT, GOOG e YHOO a confronto (by Google Finance)
Va ricordato il fatto che Bing sia ad oggi attivo ad ogni effetto soltanto negli Stati Uniti. In Italia, infatti, il rebranding di Live Search non ne ha cambiata però la sostanza e l’indicazione “beta” nel logo sta a simboleggiare lo stato provvisorio del sito attuale. Nessun programma, inoltre, è stato annunciato: finché Bing non avrà dimostrato negli States tutto il proprio potenziale non sarà possibile vederne nel nostro paese una copia localizzata.
E proprio negli States sta per partire un ramo ulteriore di Bing: la versione mobile. Secondo Scott Howe, corporate vice president of the Advertiser and Publisher Solutions Group in Microsoft, entro i prossimi 5 anni almeno il 5/10% dell’adversing sarà veicolato in mobilità. Il gruppo intende essere presente all’appuntamento e, mentre la crescita graduale prevista sta per iniziare, Bing Mobile è pronto a fare capolino. «Very soon», dice il canale ufficiale su Twitter.