Il ciclo vitale di Windows XP SP2 si è ufficialmente concluso proprio da poche ore: dal 13 luglio 2010 in poi Microsoft non rilascerà più nessun tipo di supporto al sistema operativo (mentre la versione con installato il Service Pack 3 verrà seguita fino al 2014).
Tutto sommato la casa di Redmond sembra più affezionata del previsto al fido XP, e con un mossa inaspettata ha deciso di lanciare un salvagente alla vecchia gloria: gli utenti possessori di Windows 7 potranno effettuare un downgrade verso XP fino al 2020.
Qualche anno fa Microsoft annunciò che il downgrade da Seven a XP sarebbe stato possibile solo per un periodo di diciotto mesi dal lancio dell’ultimo sistema operativo, mentre addirittura l’installazione del SP 1 di Windows 7 avrebbe dovuto impedire l’operazione.
Ora invece Brandon LeBlanc, portavoce di Microsoft, spiega perché la società ha cambiato idea:
I nostri clienti ci hanno detto che abolire il diritto di downgrade verso XP potrebbe generare confusione
Nonostante Windows 7 sia stato un campione dal punto di vista delle vendite, è risaputo come molte aziende siano restie a cambiare sistema operativo sia per motivi di incompatibilità hardware che per questioni di costi. La decisione di Microsoft di allungare ulteriormente il diritto di downgrade verso XP fa pensare che, probabilmente, nel 2020 ci saranno molte aziende ancora indecise se passare a Seven (o a Windows 8) o meno.