Brad Smith, uno dei nomi altisonanti del nuovo corso di Microsoft, lancia Windows Vista spiegando che il gruppo adotterà nuovi principi guida per il proprio gruppo. A far notizia è soprattutto una promessa specifica: Google, così come gli altri motori di ricerca, potranno essere impostati di default sul proprio Internet Explorer senza che Microsoft imponga il proprio MSN Search in alcun modo. La famiglia Live, in particolare, nascerebbe con questo specifico scopo: la scelta è totalmente affidata all’utente ed i prodotti Live competeranno a parte con i prodotti rivali senza godere, di conseguenza, del traino nè di Windows, nè di quello di Office (le punte di diamante dell’offerta Microsoft).
I motivi che possono aver spinto Smith a prendere tale impegno possono avere varia origine ma comune indirizzo: il gruppo intende da una parte far capire di aver imparato la lezione imposta dall’antitrust con la multa da 1 milione e mezzo di euro al giorno per quanto portato avanti con il proprio Windows Media Player ai danni dei player concorrenti; dall’altra v’è probabilmente la volontà di imprimere nella mente dell’utenza una nuova immagine del gruppo posizionando il brand verso un’accezione più positiva e meno protezionista.
Per chiarire quali saranno gli indirizzi portati avanti dal gruppo, Microsoft ha pubblicato quelli che sono i 3 principi (suddivisi in 12 indicazioni più specifiche) che reggeranno la politica concorrenziale in atto fin dal lancio del prossimo Windows Vista:
- Choice for Computer Manufacturers and Customers
Tanto le installazioni OEM quanto le installazioni private avranno totale liberà: non vi saranno vincoli all’installazione di software esterno all’area di controllo del gruppo, garantendo così massima libertà di scelta ad ogni operatore; - Opportunities for Developers
Massima apertura è promessa a livello di licenze, affinchè non debbano sussistere problemi nello sviluppo su piattaforma Windows ed eventualmente in compatibilità con prodotti e piattaforme terze; - Interoperability for Users
Microsoft garantisce massima interoperabilità specificando di estendere tale principio tanto ai protocolli di comunicazione, quanto alla disponibilità di avere in licenza specifiche sotto brevetto, quanto ancora al supporto degli standard.
Microsoft promette inoltre di rivedere tali principi di tanto in tanto, almeno una volta ogni tre anni, affinchè il tutto sia sempre in linea con i cambiamenti che il settore impone. Brad Smith ha specificato che il gruppo intende avanzare la massima trasparenza nel rapporto con i propri stakeholder ed è questo forse il passo meno concreto ma più importante verso un autentico rinnovamento dell’impronta del gruppo sul mercato.