«I ricercatori Microsoft hanno sviluppato una nuova tecnica per analizzare i click-through per rendere i risultati delle ricerche più rilevanti». Microsoft accredita la scoperta a Eric Brill, Susan Dumais e Robert Ragno. Secondo la nuova teoria una accurata analisi dei click dell’utenza permette di restituire risultati migliorati, di trovare i “click-spam”, di aumentare la personalizzazione delle ricerche ed in generale di migliorare l’esperienza che l’utente vive sul motore durante la composizione e l’analisi dei dati restituiti dalle proprie query.
«Learning User Interaction Models for Predicting Web Search Result Preferences»: con 13 cartelle i responsabili della ricerca hanno spiegato il tutto al 29esimo ACM SIGIR (Association for Computing Machinery’s Special Interest Group on Information Retrieval) accompagnando la presentazione con un ulteriore «Improving Web Search Ranking by Incorporating User Behavior» firmato ancora una volta da Microsoft Research.
La collaborazione tra Microsoft, SIGIR e l’ambito universitario costituisce una delle scommesse che il gruppo ha fatto nell’ambito della ricerca. La differenziazione dall’esperienza dettata dall’abitudinarietà sulle pagine di Google è un requisito fondamentale per distinguersi dal motore di Mountain View andando così a rappresentare una alternativa potenzialmente valida alla scelta che il 60% degli utenti fa ad oggi (dati Hitwise). Il tutto ha ancor maggior valore per un motore come MSN Search, tra i big quello maggiormente in difficoltà nel contrastare l’arrembaggio del leader.