Pensare a Microsoft oggi significa rivolgersi a una delle multinazionali più potenti del mondo dell’informatica, con migliaia di collaboratori sparsi in tutto il mondo. Nel lontano 1978, tuttavia, l’azienda era composta solo da 11 dipendenti, molti dei quali scomparsi dalle pagine della stampa.
Che fine avranno fatto? A questo quesito ha risposto Gizmodo, che è tornato sulle tracce di questi pionieri dell’IT.
Capelli lunghi, barbe incolte, sguardo tra l’impaurito e il confuso: questo il primo ritratto di Redmond. Lo scatto, infatti, trasmette l’idea più di una comune hippie invece che di un gruppo di geni dell’informatica. Eppure la storia ci ha insegnato come l’apparenza abbia contato fin troppo poco, rendendo Microsoft una delle società più potenti del globo.
Il primo personaggio riconoscibile è Bill Gates che, nonostante una pettinatura che strizza l’occhio agli emo attuali, dimostrava già allora tutti i tratti fisici che l’han reso una delle icone del settore dei computer.Oggi Gates ha lasciato Microsoft nelle mani di Steve Ballmer e si dedica, con un certo successo, alla propria attività di filantropo.
Notiamo poi Andrea Lewis, una delle poche inauguratrici di Microsoft che si ritrova anche negli anni ’80. Ha lasciato Redmond, infatti, nel 1983, quando è diventata una scrittrice e una giornalista. La stessa sorte non è toccata a Maria Wood che, nel 1980, decise di intraprendere una causa per discriminazione sessuale contro l’azienda. Bill Gates riuscì a raggiungere un accordo e la donna, quindi, si dedicò completamente alla propria famiglia.
Paul Allen, l’uomo con gli occhiali ritratto in ginocchio sulla destra, non ha proseguito la propria carriera informatica, ma è diventato comunque famoso in tutto il pianeta. È attualmente il trentasettesimo uomo più ricco al mondo grazie a un fiorente business nel mondo degli yacht.
Bob O’Rear è stata una vera e propria celebrità degli anni ’70. Lavorò per molto tempo alla NASA e fece anche parte del gruppo di controllo per lo sbarco sulla Luna. Come Andrea Lewis, ha lasciato Redmond nel 1983, tornando in Texas ed entrando nel direttivo di alcuni piccoli business locali. Sua la ricompilazione di DOS per macchine IBM. Di Basic, invece, se ne occupava Bob Greenberg, che abbandonò l’azienda per dedicarsi al business familiare di produzione di giocattoli.
Marc McDonald è stato il dipendente meno lungimirante. Primo stipendiato di Redmond, nel 1984 decise di abbandonare l’azienda perché non ne aveva colto le incredibili potenzialità. Destino completamente opposto quello di Gordon Letwin, rimasto in Microsoft addirittura fino al 1993 per poi dedicarsi a cause ambientaliste. Steve Wood, invece, sposò Maria Wood e nel 1980 aprì Wireless Service Corp., la prima compagnia di mobile messaging.
Il fato non è stato altrettanto favorevole per Bob Wallace, uscito molto presto da Microsoft per dedicarsi alla ricerca di nuove droghe psichedeliche. È scomparso nel 2002 a seguito di una violenta polmonite. Jim Lane, infine, fu il dipendente più critico di Redmond: dopo aver guidato i primi accordi con Intel, lasciò l’azienda perché si sentiva soffocare dal modello di business di Gates.
Il gruppo si è riunito nel 2008 quando, all’addio di Bill Gates alla propria creatura, tutti insieme decisero di scattare una foto ricordo simile a quella ripresa 30 anni prima.
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