In un recente annuncio, Microsoft ha comunicato che rilascerà le specifiche del formato .PST sotto licenza OPS (Open Specification Promise), un programma secondo cui il gigante di Redmond si impegna a non perseguire gli sviluppatori che ne usano i contenuti.
I file .PST sono utilizzati in Outlook per salvare una moltitudine di dati, dai contatti, ai calendari, ai messaggi email; Microsoft vuole così sottolineare l’importanza che la portabilità dei dati è oggi diventata cruciale per gli utenti, ed è quanto mai necessario aumentare la compatibilità cross-platform tra i vari applicativi.
Da un lato questa mossa può contribuire ad aumentare la diffusione del.PST come formato per il mail storage; dall’altro c’è la possibilità che le aziende potranno disporre di strumenti per migrare più facilmente dai software Microsoft verso software della concorrenza.
Per molti potrà sembrare una scelta controproducente, visto che fin’ora Microsoft ha basato le proprie politiche di mercato su software e formati chiusi; tuttavia in un mondo in cui i servizi informatici assumono sempre più architetture distribuite, perde progressivamente l’importanza dello storage “locale”; di fatto, aumenta l’importanza di portare l’utente e le sue abitudini laddove il mercato si sta spostando, verso il cloud computing; per fare ciò egli dovrà necessariamente poter condividere i propri dati in quanti più modi possibili e l’introduzione di formati “aperti” non potrà che giovare a questo scopo.
Tuttavia la documentazione è ancora nelle prime fasi della sua stesura, e non è ancora stata fissata una data per il rilascio.