Microsoft rilascia Hyper-V per Windows Server

A quattro mesi di distanza dal rilascio di Windows Server 2008, Microsoft rilascia la versione definitiva del suo tool di virtualizzazione Hyper-V. Il software trova i suoi punti di forza nel costo, nell'interoperabilità e in un approccio integrato
Microsoft rilascia Hyper-V per Windows Server
A quattro mesi di distanza dal rilascio di Windows Server 2008, Microsoft rilascia la versione definitiva del suo tool di virtualizzazione Hyper-V. Il software trova i suoi punti di forza nel costo, nell'interoperabilità e in un approccio integrato

Nonostante alcuni ritardi iniziali, Microsoft è infine entrata prepotentemente nel sempre più promettente mercato della virtualizzazione grazie al rilascio della versione definitiva di Hyper-V, piattaforma in grado di permettere l’esecuzione di più sistemi operativi all’interno di una singola macchina fisica. Hyper-V sarà presto venduto in abbinamento con Windows Server 2008, sistema nel quale la piattaforma trova la sua completa integrazione, mentre è attesa entro fine anno una versione stand-alone ad un prezzo inferiore ai 30 dollari.

Virtualizzare conviene, poiché ridurre le macchine fisiche all’interno di una struttura aziendale vuol dire ridurre i costi legati all’hardware, e di conseguenza risparmiare energia e diminuire i costi legati alla manutenzione; inoltre, tale soluzione permette la creazione di una infrastruttura IT più dinamica. Hyper-V supporta numerosi sistemi operativi “ospiti”, quali Windows XP SP3, Windows Vista SP1 e Novell SuSE Linux Enterprise Server 10, oltre ad integrarsi all’interno di Windows Server 2008.

Al fine di contrastare l’offerta degli altri colossi del settore quali VMWare, Citrix e Virtual Iron, Microsoft punta su tre aspetti chiave: costi contenuti, maggiore interoperabilità con le soluzioni di terze parti e un approccio integrato. Hyper-V è infatti stato progettato al fine di potersi integrare anche con i prodotti di virtualizzazione concorrenti, quali XenServer di Citrix, e la sua tecnologia di virtualizzazione è stata studiata al fine di presentarsi come una normale funzionalità di Windows, risultando così sin da subito familiare. Anche dal punto di vista delle performance il prodotto Microsoft sembra rivelarsi vincente: un test condotto da QLogic su Hyper-V ha infatti evidenziato una velocità di elaborazione estremamente vicina a quanto offerto da una macchina fisica (si parla del 90%), mentre le altre soluzioni di virtualizzazione si sono attestate su di un 50%.

Chi fosse ancora in possesso della versione beta di Hyper-V rilasciata nel corso del mese di febbraio, può scaricare l’aggiornamento alla versione definitiva tramite il link evidenziato sul sito ufficiale Microsoft.

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